La Commissione elettorale libica, in vista delle prossime presidenziali del 24 dicembre, ha annunciato di aver escluso dalla competizione elettorale per le presidenziali del 24 dicembre - insieme a quella di altri candidati, in totale 25 - la candidatura di Saif al-Islam Gheddafi, il figlio del defunto leader libico Muammar Gheddafi.

La commissione elettorale, secondo quanto riportato dai media locali, ha addotto "ragioni legali", senza però entrare nel dettaglio.

Il figlio di Gheddafi, la cui candidatura aveva suscitato non poche polemiche, è ricercato dalla Corte penale internazionale sia per presunti crimini di guerra che per omicidio commessi quando suo padre era al governo.

I pubblici ministeri militari libici avevano chiesto alla commissione elettorale di sospendere le candidature di Gheddafi e di Haftar fino a quando non avessero risposto alle domande sui crimini per i quali sono sotto accusa.

In questo momento, però non si sa se anche il nome di Khalfa Haftar, che è accusato di reati penali in alcuni tribunali statunitensi, sia nell'elenco di  coloro la cui domanda è stata respinta.

Sono sessanta le persone che hanno presentato domanda, in scadenza lunedì, per candidarsi alla presidenza della Libia.

L'attivista per i diritti delle donne Leila Ben Khalifa, 46 anni, è l'unica aspirante donna.