La Juventus si prepara a terminare la stagione con ancora tre obiettivi da raggiungere: il quarto posto in campionato, la coppa Italia (in attesa del ritorno della semifinale a Torino contro la Fiorentina) e la Champions League. L'annata bianconera sembra procedere "quasi" secondo le aspettative, se non fosse che l'obiettivo scudetto è andato ad affievolirsi troppo prematuramente.

La dirigenza della Juventus, dopo aver cercato di mettere una toppa nella sessione di gennaio con l'acquisto di Dusan Vlahovic, dovrà fare i conti con diverse situazioni da risolvere nel modo meno indolore possibile. Innanzitutto la questione irrisolta al momento riguarda il reparto mediano, con troppe incognite e troppe poche certezze.

Tralasciando Manuel Locatelli e Denis Zakaria, i nuovi arrivati della stagione 2021/2022, tutto il resto del reparto pare sia sotto attenta osservazione. Da Rabiot ad Arthur, da Mckennie a Ramsey (che probabilmente tornerà dal prestito secco concesso ai Glasgow Rangers), i dubbi sono molteplici sia in termini puramente tecnici che per quel che riguarda il contratto in essere. L'intento è quello di ridurre il monte ingaggi e di puntare su giovani già relativamente affermati in ambito internazionale.

Da queste premesse pare chiaro l'interesse per Renato Sanches, in forza al Lille e con il contratto in scadenza nel 2023. Giocatore duttile, giovane e già con una buona esperienza internazionale alle spalle (campione d'Europa con il Portogallo nel 2016). La necessità, a questo punto, sta tutto nel riuscire a monetizzare il più possibile dalle cessioni di Rabiot e Ramsey (più per il primo che per il secondo), per poi reinvestire sul mercato. La partenza ormai quasi certa di Dybala a parametro zero, di certo non aiuterà la pianificazione di Cherubini e Arrivabene, che dovranno per forza di cose andare a sostituire il giocatore più di talento della squadra bianconera.