Quando la politica fa miracoli: dalla sinistra radicale all’estrema destra leghista.

Il caso di Dante Santoro, giovane promessa della politica salernitana con aspirazioni europee e non solo potrebbe definirsi ormai un “Caso Da Manuale”.

Candidatosi già nel 2011 in una lista che appoggiava il sindaco Vincenzo De Luca (attualmente presidente della Regione Campania) il giovane e brillante ragazzo della movida salernitana, dopo la sfortunata esperienza deluchiana, intuisce le potenzialità del movimento dei grillini e ne diventa un fervente sostenitore. All’Election Day grillino del novembre del 2015, come aspirante sindaco dei Cinque Stelle al comune di Salerno, risulta il più votato.

A seguito di questa votazione scaturiscono molte polemiche (tra i militanti 5 Stelle c’è molto malcontento; in molti affermano che Santoro abbia in qualche modo “barato”). A mettere la parola fine alle polemiche è lo stesso Grillo (Padre morale del movimento) che scrive sul suo blog: “a tutela del Movimento 5 Stelle non verranno certificate liste con persone che hanno corso contro il Movimento 5 Stelle in precedenti elezioni”, una vera e propria doccia fredda che pone la fine della carriera di Dante Santoro nei 5 Stelle ma non come candidato sindaco.

Dante, sfrutta infatti l’onda mediatica successiva alla sua esclusione, (i grillini avrebbero ordito una “congiura” contro di lui) per spingere molti simpatizzanti e militanti grillini ad aiutarlo nella corsa al Comune con una lista propria (che poi diventeranno tre), permettendogli di diventare nel giugno del 2016 consigliere comunale ed alcuni mesi dopo, grazie ad un accordo fatto tra lui e le organizzazioni della sinistra salernitana (Sinistra Italiana, Art1 , Dema e del PRC) consigliere provinciale. Saltato sul carro “Dema” (maggio 2017) del sindaco di Napoli De Magistris, diverrà addirittura membro del consiglio nazionale. “Il ragazzo promette bene” dicono negli ambienti di sinistra.

Ma l’ambizione e l’elettoralite in politica, si sa, sono sirene ammaliatrici e, avvicinandosi le elezioni regionali, Dante non si vuole far sfuggire l’occasione ed al rifiuto dei suoi amici di sinistra di candidarlo, cerca l’occasione nella corrente di centro destra di Stefano Caldoro e la trova nella destra estrema della Lega Per Salvini Premier.

La notizia desta scompiglio nella sinistra salernitana (e nella destra) che chiede le dimissioni di Santoro da consigliere provinciale (richiesta inascoltata) in quanto (si desume da una nota congiunta dei partiti in questione) è venuto meno il patto con gli elettori di sinistra che lo hanno votato ed eletto al consiglio provinciale.

Santoro fila dritto ed entra in LEGA; candidato alla Regione Campania (20 e 21 settembre 2020) non riesce però a farsi eleggere.

3 e 4 ottobre 2021: è nuovamente la volta delle elezioni comunali di Salerno dove con una lista cucitagli addosso e l’aiuto dei vertici regionali e provinciali leghisti, Dante Santoro riesce, per il rotto della cuffia, ad essere eletto (successivamente a questa elezione il partito leghista salernitano vedrà l’abbandono di molti elementi validi e di spicco primo fra tutti il segretario del capoluogo e fondatore assieme ad altri del partito della Lega a Salerno nel lontano 2014: Rosario Peduto).

Anno 2022 elezioni politiche nazionali, altro Election Day, Dante Santoro si propone candidato al proporzionale nella lista leghista: senza successo.

Si giunge così alla primavera del 2024, con l’approssimarsi delle elezioni europee si presenta un’altra ghiotta opportunità, l’ennesimo Election Day – così Santoro in una sua recente intervista – “ … Col nostro fiato sul collo, riusciremo anche in questo” (i sondaggi attuali danno la Lega in minoranza nel nuovo Europarlamento e con una rappresentanza nettamente inferiore a quella precedente, senza quindi alcuna possibilità di poter determinare alcunché all’interno del Parlamento Europeo).

Nel frattempo continua la sua attività come consigliere di opposizione al Comune di Salerno (non è chiaro se come leghista o come rappresentante della lista civica che lo ha eletto) con una comunicazione che punta a dimostrare il suo impegno civico per la città (è sempre tempestiva la sua presenza , in ogni operazione di manutenzione comunale, immortalata da un video dove in prima persona afferma che tale intervento sia avvenuto grazie a lui), a volte anche con trovate che suscitano ilarità “ma anche NO” come quella di paragonarsi ad un Santo che fa miracoli.

Indubbiamente Dante Santoro è stato in grado di girarsi in breve tempo tutto l’arco costituzionale partendo dall’estrema sinistra e approdando nell’estrema destra (anche europea a questo punto), mostrando doti camaleontiche ed un opportunismo politico”sfacciato”, ma ora il giro è completo, quale sarà la prossima mossa di questo fulvido esempio della politica salernitana con aspirazioni transnazionali?

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(Dante Santoro Immortalato all’ultima convention leghista salernitana mentre si cimenta in un saluto tipicamente di “destra-destra”)