Esteri

Ottavo giorno di guerra tra Gaza e Israele

Le autorità palestinesi in Cisgiordania, lunedì mattina, hanno incontrato a Ramallah la delegazione americana guidata dall'inviato per gli affari palestinesi e israeliani Hadi Amr. 

Ma mentre da un lato si fanno i primi passi per trovare un accordo che possa sospendere i bombardamenti tra Israele e la Striscia di Gaza, dall'altro il lancio di razzi e missili prosegue.

Israele ha dichiarato di aver bombardato nella notte la rete di tunnel sotterranei nel nord della Striscia usati dai militanti palestinesi, mentre Hamas durante la notte ha lanciato circa 60 razzi verso alcune città israeliane, in particolare, Beersheba e Ashkelon, un numero inferiore rispetto ai 120 e ai 200 delle due notti precedenti.

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito finora oltre 1.180 obiettivi "terroristici" dall'inizio dell'operazione "Guardiano delle Mura", che è cominciata lo scorso lunedì. Sarebbero stati più di 3.150 i razzi lanciati dalla Striscia verso Israele, ma di questi 460 non sono riusciti a superare i confini di Gaza. Inoltre, il sistema di difesa anti/aerea di Israele, l'Iron Dome, avrebbe intercettato con successo il 90% dei razzi che hanno raggiunto lo spazio aereo dello Stato ebraico.

In base all'ultimo dato fornito dal ministero della Salute di Gaza, è di 198 il numero delle vittime palestinesi, di cui 58 sono bambini e 35 donne. 1.300 sono finora le persone rimaste ferite.

A metà giornata, l'esercito israeliano ha confermato di aver assassinato il comandante in capo della Jihad islamica, Husam Abu-Harbid, che per oltre 15 anni è stato responsabile di diversi attacchi anticarro contro Israele, compreso quello di domenica scorsa in cui un israeliano è stato leggermente ferito. 

Nelle stesse ore, hanno ripreso a suonare le sirene nella città israeliana di Beersheba,  ad est della Striscia.


Crediti immagine: twitter.com/Fellazahaf/status/1394242510440988681

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Esteri
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