Enrico Letta, tanto per chiarire ed evitare retropensieri che poi potrebbero trasformarsi in boomerang durante la campagna elettorale, ha già stabilito che le dimissioni di Draghi non sono da attribuire a Draghi - da alcuni, e non a torto, indicato come lo Svicolone di Hanna e Barbera, che "si è dato" prima di rovinare la sua immagine di uomo della provvidenza a causa della crisi prossima ventura che lui deve aver reputato ingestibile - ma a quei partiti che al Senato non gli hanno votato la fiducia: Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle.

Partiti che, a dire di Letta, hanno affossato un governo che stava facendo uscire l'Italia dalla crisi.
 
Non solo.

Il segretario del Pd, affiancato da vice e capigruppo alla Camera e al Senato nella riunione della segreteria, ha anche sottolineato che 

"gli atti di ieri peseranno molto sulle elezioni, gli italiani sceglieranno sulla base delle scelte di ieri. ... Ieri si è creato un vulnus nei confronti del Paese che durerà a lungo, a meno che non vinciamo noi, che saremo in grado di riprendere il filo positivo che si è interrotto. ... I danni che stiamo vendendo e che colpiranno la parte più debole della società, quella a cui parleremo. ... Noi siamo stati alla parte giusta della storia". 

Comunque, riassumendo, Letta ha detto due cose da sottolineare.

La prima riguarda la data delle elezioni che è ancora da decidere. Poiché lui ha parlato di settembre, va da sé che il Pd propenderà che si voti già in quel mese.

La seconda riguarda le alleanze. Dato che la legge elettorale favorisce le alleanze tra i vari partiti, in questo momento sembra di capire che Letta non intende presentarsi alle politiche insieme ai 5 Stelle. Questo significa che Letta pensa di andare al voto da solo, oppure pensa di imbarcare Renzi, Calenda e, perché no? persino Di Maio, magari con la sinistra, vagamente sinistra, di Bersani e Speranza a far da maschera all'ennesima pagliacciata, conseguenza dell'ennesima legge elettorale porcata, di cui Renzi è il responsabile.

In tal caso, più che di campo largo si dovrebbe parlare di campo thriller, visto il passato di voltafaccia dei nuovi possibili alleati dem.