Dalla notte del 17 giugno la Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche di eventuali dispersi, a seguito del naufragio di una barca a vela con migranti a bordo, partita presumibilmente dalla Turchia.

L’attività è stata avviata a seguito di un “may-day” lanciato da un'unità da diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane,  al limite delle aree SAR di competenza della Grecia e dell’Italia che, dopo aver segnalato la presenza della barca semiaffondata, recuperava a bordo 12 migranti.

Ricevuto il mayday il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano  (IMRCC) della Guardia Costiera di Roma, dirottava immediatamente sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo ATR42 della Guardia costiera e le motovedette CP305 e CP326 di stanza in Calabria. Sul posto intervenivano anche navi Frontex. I 12 naufraghi, prima trasbordati dall’unità francese su un mercantile, venivano recuperati a bordo della CP305 che dirigeva verso il porto di Roccella Jonica.

Qui i migranti sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 118.

Uno dei migranti è deceduto subito dopo le operazioni di sbarco. Le ricerche in zona sono attualmente in corso con imbarcazioni della Guardia costiera e di Frontex.


Proseguono, intanto, le ricerche di eventuali superstiti del naufragio della barca a vela.

Per le attività di ricerca sono attualmente presenti in area due motovedette della Guardia Costiera, partite da Reggio Calabria e Roccella ionica, e un aereo ATR42 decollato dalla base aeromobili delle Guardia Costiera di Catania.

Nelle prossime ore giungerà in zona anche nave Dattilo della Guardia Costiera.

A bordo dei mezzi navali anche team sanitari del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine Di Malta).