Nelle dichiarazioni rilasciate nel post partita tra Roma e Genoa, Eusebio Di Francesco ha detto che la Roma continua ad essere una squadra malata, nonostante abbia ottenuto i tre punti alla fine di una partita in cui i giallorossi, completamente in affanno, facevano muro davanti alla porta per difendere con le unghie e con i denti il gol di vantaggio dagli attacchi degli avversari.

Ed infatti, la prestazione della Roma non è stata certo convincente, specialmente se paragonata a quella del Genoa, apparsa squadra per tutti i 90 minuti, nonostante gravi deficienze nel reparto arretrato.

Una clamorosa papera del portiere della Roma Olsen permette al numero nove Piatek di portare il Genoa in vantaggio al 17', poi Fazio pareggia al 31'. Hiljemark riporta di nuovo in vantaggio i liguri al 33', ma i giallorossi recuperano ancora una volta con una bella azione di Kluivert al 45'. Nella ripresa il Var grazia Olsen, poi Cristante firma il gol partita al 59'.

Ma il vero malato, in base a quanto si è visto in campo, è pero il sistema arbitrale italiano, dopo che ieri sera vi è stato l'ennesimo incredibile episodio che ha visto protagonista il Var e l'arbitro dell'incontro Marco Di Bello. A pochi secondi dallo scadere dell'incontro Pandev, libero nell'area della Roma, riceve un cross dalla sinistra e sta per colpire di testa la palla a pochi passi dalla porta avversaria... ma non ci riesce perché Florenzi, in ritardo, da dietro lo spinge via con entrambe le mani e gli dà poi pure un calcio.

Un rigore solare, sacrosanto, ineccepibile... da scuola. Eppure l'arbitro non lo fischia e neppure il Var decide di richiamare l'arbitro al monitor in campo per rivalutare la decisione.

«Ci sentiamo defraudati: è un rigore clamoroso. Non riesco a capire come possano non fischiarlo. C’è fallo con le mani e con i piedi», ha detto l'allenatore de Genoa Prandelli. Eppure è andata così... e non è la prima volta.

Il Var doveva essere la medicina a situazioni simili, tanto clamorose, quanto incredibili. Invece, quanto avveniva prima del Var, continua ad accadere adesso nonostante il Var, con alcune squadre che vengono avvantaggiate nei confronti di altre.