Le polemiche accademiche e storiche. Dall'inizio del secolo 21 secolo con il  9/11 impact e l'emergere delle nuove istanze pacifiste e di difesa di diritti umani e altro si sono sprecati fiumi di inchiostro e celluloide.

Le Crociate  film di Ridley Scott, le idee di autori "possibilisti" nell'ambito di una destra moderata come Franco Cardini e la sua scuola, i falchi Huntingtoniani dello scontro di civiltà :non basterebbe una intera enciclopedia bibliografica.

Ma su tutto regna una sola cosa. La confusione che avvolge il lettore comune, l'uomo della strada non accademizzato e universitarizzato, e alla fine prevale il disinteresse totale. E scompare ogni coscienza critica. John Horvath e il suo movimento è un personaggio singolare. Si pone nella scia del neoconservatorismo cristiano dell'America postTeaparty, ma affronta fatti e situazioni con una rara cultura enciclopedica e metodo di analisi non indifferente(se poi del tutto opinabile come contenuti è un'altra questione).

E questo articolo è una piacevole esposizione, nuda e distaccata, sintetica, di tutto il fenomeno della cavalleria medioevale, senza prendere nessuna posizione politica o ideologica. Un sussidiario, un minidizionario sul tipo di quelli che venivano usati in scuole e università negli anni 70/80.

Perché in una vera analisi, di qualsiasi tipo, prima si vedono i fatti, crudi ed effettivi, e poi si passa alle conclusioni, e, se vogliamo speculazioni, e non viceversa. Così si crea la discussione e la critica.

Comunque, un contenuto utile, divulgativo e non noioso.