CONTRASTO SBARCHI IRREGOLARI. Passo avanti con la UE. Ora prima contrasto, poi distribuzione dei migranti
ROMA - Nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso avete preso decisioni anche sulla questione sbarchi. I sindaci non sanno più come gestire l’arrivo di migranti. Il presidente della Repubblica auspica “ingressi regolari ed in numero ampio”. Lei vedrà a breve il premier greco ad Atene e immagino parlerete di migrazioni. Le chiedo: tutti questi viaggi, tutti questi contatti, penso alle sue ripetute visite in Nord Africa, serviranno a qualcosa? E' una delle recenti domande fatte da "il Sole24Ore" nel question time con Giorgia Meloni.
Io spero di sì perché - ha risposto la Premier -sto indirizzando lì gran parte delle mie energie. Io penso… no, io sono convinta, che l’unico modo per agire strutturalmente sul problema sia discuterne con i Paesi del Nord Africa. E coinvolgere l’Europa nel suo complesso. Il cambio di passo c’è perché oggi la Ue discute prima di come contrastare l’immigrazione illegale sulle rotte mediterranee e poi di come distribuire i migranti. Negli anni passati si discuteva solo di quest’ultima parte.
È un lavoro enorme, lungo. Che alla fine ci darà ragione. Ma intanto stiamo subendo una pressione fortissima e capisco che gli italiani chiedano risposte immediate. Per questo ho deciso di dare piena applicazione al decreto Cutro, in tema di rimpatri. Porteremo nuove norme ma credo che serva un coordinamento maggiore nel governo, sia sul piano nazionale che internazionale. Per questo lunedì prossimo ho convocato permanentemente il Comitato per la sicurezza pubblica.