Si terrà alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, dal 24 ottobre al 5 dicembre 2020, la mostra dei 60 artisti finalisti ad Arteam Cup, il concorso ideato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV), giunto alla sesta edizione.
Curata da Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel, l’esposizione sarà aperta al pubblico sabato 24 ottobre dalle 16.00 alle 19.30. Nel rispetto della normativa vigente, gli ingressi saranno contingentati e i visitatori dovranno necessariamente prenotare la propria visita entro il 22 ottobre (T. +39 0543 755711, [email protected]) scegliendo tra due fasce orarie alternative: 16.00-17.30 o 18.00-19.30. Chi effettuerà l’accesso alle ore 18.00 potrà partecipare alla presentazione ufficiale di Arteam Cup 2020.
Arteam Cup – dopo l’esordio nel 2015 all’Officina delle Zattere a Venezia, l’edizione 2016 al Palazzo del Monferrato di Alessandria, quella 2017 negli spazi industriali restituiti all’arte di BonelliLAB a Canneto sull’Oglio, l’edizione 2018 già ospitata dalla Fondazione Zoli di Forlì e il 2019 con la mostra dei finalisti a Villa Nobel a Sanremo – costituisce a pieno titolo l’evento “fiore all’occhiello” dell’Associazione Culturale Arteam, dalla quale prende il nome. In ogni edizione, invariate le finalità: fornire, con la mostra dei finalisti, un’importante occasione di visibilità e confronto con differenti location espositive; contribuire, attraverso i differenti premi ideati per ogni edizione, all’ingresso degli artisti nel circuito delle gallerie d’arte e nel mercato principale; far vivere esperienze formative importanti, come le residenze d’artista, i progetti speciali o curatoriali; creare ed incentivare interazioni e momenti di scambio tra gli artisti; mettere in moto un confronto attivo con il mondo dell’Impresa. La più grande ambizione di Arteam Cup è, infatti, quella di “fare rete”, tessendo legami importanti tra i vari operatori del sistema arte.
«Con questa edizione di Arteam Cup, sottolinea il presidente di Arteam Diego Santamaria, abbiamo voluto rendere ancora più preziosa ed importante la selezione ad Arteam Cup, creando tre distinte categorie – Pittura, Scultura e Fotografia – all’interno delle quali la Giuria individuerà un vincitore di categoria e, tra questi, il vincitore assoluto. Un modo per contribuire a delineare un percorso professionalizzante, fondamentale per supportare l’artista con tutti gli strumenti utili alla sua crescita e alla diffusione del suo lavoro».
Ospitando la sesta edizione di Arteam Cup, la Fondazione Dino Zoli, motore culturale delle attività imprenditoriali che fanno capo al Dino Zoli Group, apre nuovamente le porte della propria sede all’Associazione Culturale Arteam, che già nel 2018 aveva allestito a Forlì la mostra dei finalisti della quarta edizione del concorso. Una collaborazione che, nel tempo, è divenuta partnership, con l’assegnazione nel 2018 e nel 2019 di due premi speciali: il Premio acquisto Fondazione Dino Zoli e il Premio speciale residenza Dino Zoli Textile.
«La rinnovata collaborazione con l’Associazione Culturale Arteam – spiega Monica Zoli, Dino Zoli Group – rientra a pieno titolo nella politica culturale della Fondazione Dino Zoli, tesa alla valorizzazione della creatività emergente (attraverso il programma “Who’s Next”) e al rafforzamento di reti di relazioni in ambito artistico ad ampio raggio. Ci riconosciamo pienamente nell’attenzione rivolta da Arteam agli artisti under 30 e, più in generale, alla costruzione di percorsi professionalizzanti. Dare opportunità ai giovani fa parte degli obiettivi che abbiamo più cari nell’attività imprenditoriale delle aziende del Dino Zoli Group e che trovano espressione anche nei progetti della nostra Fondazione».
Una giuria professionale, composta da Marina Dacci (curatrice e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani), Matteo Galbiati (critico d'arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Lorenzo Madaro (curatore d’arte contemporanea e docente), Raffaele Quattrone (sociologo e curatore d'arte contemporanea), Leonardo Regano (storico dell’arte, critico e curatore indipendente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte) e Nadia Stefanel (direttrice della Fondazione Dino Zoli di Forlì, Cultural e Communication Manager per Dino Zoli Group), ha selezionato la rosa dei 60 finalisti ed individuerà i tre vincitori di categoria, tra i quali verrà decretato il vincitore assoluto di Arteam Cup 2020. La premiazione si terrà sabato 5 dicembre presso la Fondazione Dino Zoli.
Nel corso della mostra sarà pubblicato il catalogo Vanillaedizioni. L'esposizione è realizzata con il supporto di Belletti & Baroni Costruzioni di Rimini e di NM> Contemporary di Monaco; partner tecnico I Sabbioni di Forlì; media partner Espoarte.
La Fondazione Dino Zoli (Viale Bologna 288, Forlì) è aperta al pubblico da venerdì a domenica con orario 9.30-12.30 e 16.30-19.30. Ingresso libero. È richiesto l’uso della mascherina. Per informazioni: Fondazioni Dino Zoli (tel. +39 0543 755770, [email protected], www.fondazionedinozoli.com). Organizzazione: Arteam Associazione Culturale (tel. +39 019 4500744, [email protected], www.arteam.eu, www.arteamcup.it).
La Fondazione Dino Zoli nasce nel 2007 a Forlì con l’obiettivo di divenire un punto di riferimento culturale nel territorio, proponendo un programma di esposizioni e iniziative per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea e alla cultura, arricchendone la vita quotidiana. È un ente privato senza finalità di lucro che impiega risorse finanziarie proprie per promuovere eventi culturali, educativi e scientifici, con una particolare attenzione al territorio, alle giovani generazioni, al sociale e al rispetto dell’ambiente. Dopo le importanti mostre prodotte nei primi anni, dal 2017 ha ripreso a pieno la propria attività culturale anche grazie all’ingresso di un nuovo direttore, Nadia Stefanel, che ha portato in Fondazione il know how e l’esperienza maturate al Correggio Art Home, dedicato ad Antonio Allegri, e presso l’Archivio Omar Galliani. L’attività espositiva, nata da una progettualità condivisa con le aziende del Dino Zoli Group, come DZ Engineering e Dino Zoli Textile, è orientata prevalentemente al sociale e al sostegno della creatività emergente, con focus dedicati a grandi artisti ed aperture internazionali. Il 2017 si apre con la personale di Massimo Sansavini, “Touroperator. Diario di Vite dal Mare di Sicilia”, seguita da tre installazioni di Mustafa Sabbagh – “Made in Italy”, “Lost Home”, “Hebe vs Hebe” – in concomitanza con la mostra antologica promossa dai Musei di San Domenico. Nel 2018 è stata allestita la mostra fotografica “L’albero del latte” di Silvia Bigi, a cura di Francesca Lazzarini, che ha aperto ufficialmente il programma “Who’s Next”. La Fondazione ha inoltre ospitato la mostra dei finalisti di “Arteam Cup”, assegnando a Thomas Scalco ed Elena Hamerski il Premio acquisto Fondazione Dino Zoli e il Premio speciale residenza Dino Zoli Textile. Il 2018 si è chiuso con la mostra fotografica “La Basilica di Siponto di Edoardo Tresoldi. Un racconto tra Rovine, Paesaggio e Luce”, dedicata ad uno dei giovani artisti più influenti d’Europa (“Forbes”, 2017). Nel 2019 la Fondazione ha presentato il progetto “È QUI. Un percorso fra luoghi, persone e arte”, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Progetto Recooper. A conclusione della residenza di Elena Hamerski, è stata realizzata la mostra “Elena Hamerski. Duplex Natura”. Nell’autunno del 2019, dopo la preview a Singapore, il progetto fotografico “Gradazioni di luce. Geografie di sguardi tra storia e contemporaneità” è stato presentato nella sua interezza presso la Fondazione Dino Zoli. Curata da Gigliola Foschi e Nadia Stefanel con opere di Alessandra Baldoni, Luca Gilli, Cosmo Laera, Luca Marianaccio, Lucrezia Roda e Pio Tarantini, la mostra ha raccontato l’Italia attraverso dodici siti storici e contemporanei illuminati dalla DZ Engineering. In occasione di Arteam Cup 2019, sono stati conferiti due riconoscimenti: il Premio acquisto Fondazione Dino Zoli a Silvia Margaria (vincitore assoluto del concorso) e il Premio residenza Dino Zoli Textile a Loredana Galante. Nel 2020, per il programma “Who’s Next”, è stata inaugurata la mostra di Lucia Bubilda Nanni, “Profili cuciti di santità”. Nel mese di settembre 2020 si è tenuta la residenza artistica di Loredana Galante, che nel gennaio 2021 porterà a Forlì “La rivoluzione gentile”. In occasione del Gran Premio di Formula 1 di Singapore, la Fondazione Dino Zoli ha collaborato con la DZ Engineering alla produzione di tre mostre internazionali: “Motor Valley, a tale. An italian project” di Mindy Tan e Wilfred Lim (2017), “Cube Temple. An ethereal creation of wire mesh in Singapore” di Edoardo Tresoldi (2018), “Everything is illuminated. Geographies of Views Between History and Contemporaneity” (2019).
I 60 FINALISTI:
FINALISTI SEZIONE PITTURA (INCLUDE ANCHE DISEGNO, ILLUSTRAZIONE, INCISIONE E GRAFICA)
Elisa Baldissera, Valentina Biasetti, Giulia Bonora, Diego Dutto, Paola Fonticoli, Sofia Fresia, Nadia Galbiati, Manuel Gardina, Pierfilippo Gatti, Monica Gorini, Asako Hishiki, Silvia Inselvini, Miriam Montani, Luca Moscariello, Andrej Mussa, Jasmine Pignatelli, Ettore Pinelli, Federica Poletti, Carlo Alberto Rastelli, Federico Severino, Tina Sgrò, Kanaco Takahashi, Rolando Tessadri
FINALISTI SEZIONE SCULTURA (INCLUDE ANCHE INSTALLAZIONE)
Tiziana Abretti, Guido Airoldi, Alessio Barchitta, Veronica Benedetti, Renata e Cristina Cosi, Loredana Galante, Ilaria Gasparroni, Monika Grycko, Carla Iacono, Angelo Iodice, Fukushi Ito, L'orMa, Gabriele Landi, Giulia Manfredi, Camilla Marinoni, Vincenzo Marsiglia, Simone Negri, Mauro Panichella, Samantha Passaniti, Diego Randazzo, Eva Reguzzoni, Maya Teresa Zignone
FINALISTI SEZIONE FOTOGRAFIA (INCLUDE ANCHE VIDEOARTE E NEW MEDIA ART)
Alessandra Baldoni, Elena Bellantoni, Sofia Bersanelli, Nicola Bertellotti, Erica Campanella, Eleonora Chiesa, Carolina Corno, Armida Gandini, Luca Gilli, Federica Gonnelli, Silvia Margaria, Angelo Marinelli, MC2.8 (Maria Chiara Maffi e Chiara Giancamilli), Lucrezia Roda, Mona Lisa Tina