A Sorrento si riparte dalla cultura per guardare al futuro
Comune di Sorrento e Fondazione Sorrento stringono un patto per la ripartenza.
La Carta di Sorrento una sinergia fra ambiente e cultura: nel corso del “Premio Penisola Sorrentina” in programma per il 24 ottobre verrà presentato nella capitale del turismo il manifesto del Premio per la ripartenza.
Sarà la novità assoluta della venticinquesima edizione del Premio “Penisola Sorrentina” in programma il prossimo 24 ottobre. È la “Carta di Sorrento”, il manifesto del Premio dedicato a turismo, ambiente e cultura nell’anno del Green New Deal, con cui Sorrento punta a diventare capitale italiana di una riflessione che a fine ottobre, in occasione della giornata di assegnazione dei riconoscimenti, avrà ricadute ed impatti culturali di lunga durata.
L’annuncio è stato dato a villa Fiorentino, nell’ambito della presentazione del Premio, con un confronto sul tema della bellezza che ha visto avvicendarsi al tavolo dei relatori, moderati dal giornalista Antonino Pane, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, l’amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano, l’artista sannita Giuseppe Leone, l’esperto territorialista Antonio Di Gennaro, il presidente del Premio Penisola Sorrentina, Mario Esposito, ed il giurista Luigi Cerciello Renna, che ha illustrato i contenuti della Carta di Sorrento, alla cui stesura sta lavorando insieme con un board di esperti.
Venti punti con lo scopo di programmare una ripartenza integrata tra ambiente, cultura e turismo nel dopo Covid e che saranno presentati a Sorrento, in apertura dell’evento di premiazione e che si integra anche nell’ambito delle iniziative che puntano a candidare la penisola sorrentina quale capitale Italiana della cultura 2024, così come proposto dei giorni scorsi dalla sede locale di Federalberghi.
Nel corso delle serata è stato inoltre presentato il portfolio realizzato, per l’edizione dei venticinque anni del premio, dal fotografo siciliano Giuseppe Leone, protagonista lo scorso anno delle “Residenze artistiche”, il format collaterale della manifestazione, che ogni anno porta a Sorrento esponenti dell’arte visiva, immergendoli nel contesto, con l’obiettivo di trovare un filo comune di lettura, ispirazione, interpretazione e realizzazione di un’opera.
E così, attraverso le immagini in bianco e nero, si incontrano i beni culturali sorrentini con il Museo Correale, il Chiostro di San Francesco e il ninfeo del Museo archeologico Georges Vallet nella vicina Villa Fondi di Piano di Sorrento. Ed ancora l’occhio fotografico del siciliano Leone restituisce il rito del matrimonio nei giardini sorrentini, oppure la liturgia delle nasse dei pescatori di Marina Grande. Oggi il Premio è un evento cross mediale ed uno spettacolo culturale, riconosciuto dal Parlamento Europeo per la rilevanza internazionale, si conferma un appuntamento di rilievo per il mondo della cultura e dello spettacolo.
Quella del Premio “Penisola Sorrentina” è una storia partita da lontano, dietro il motore della poesia, per volontà del suo fondatore Arturo Esposito, che poi nello spazio di cinque lustri ha conquistato diversi domini: il giornalismo, lo spettacolo dal vivo, la televisione.
Significativi i riconoscimenti ed i consensi ottenuti nel corso degli anni, tra cui l’inserimento del Premio nel cartellone dei grandi eventi della Regione Campania e nell’agenda italiana dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale coordinato dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, che anche quest’anno patrocina l’iniziativa insieme con Regione Campania e Città Metropolitana di Napoli.
Tanti sono i nomi che si sono succeduti: da Premi Oscar ad ex Capi di Stato; da scrittori, registi ad interpreti, artisti di ogni generazione, capaci nella loro trasversalità di suggerire sempre una riflessione ed un ancoraggio alla società civile, strizzando l’occhio in particolare alle nuove generazioni.
Maria Luisa Spaziani, Giovanni Raboni, Nello Risi, Marco Forti, Maurizio Cucchi, Alberto Bevilacqua, Edoardo Sanguineti, Elio Pagliarani, Walter Veltroni sono solo alcuni degli intellettuali che la kermesse è riuscita a coinvolgere.
E poi Giancarlo Giannini, Sandra Milo, Sandra Mondaini, Giuliano Gemma, Fred Murray Abraham, Nicola Piovani, Danilo Rea, Sergio Cammariere, Vanessa Gravina, Luca Barbareschi, Pippo Baudo, Giancarlo Magalli, Francesca Cavallin per restare nel mondo del cinema e dello spettacolo.
Quest’anno, con la venticinquesima edizione, il Premio “Penisola Sorrentina”, puntando sulla Bellezza e sul Paesaggio, amplia il suo perimetro e la sua area di influenza nel dibattito culturale allo scopo di contribuire ad un rilancio di immagine, in chiave di marketing culturale, della perla del Golfo di Napoli, che diede i natali al celebre poeta Torquato Tasso e che ispirò figure illustri come Nietzsche, Dickens e Caruso.
Il Premio, fondato nel 1996 dal poeta sorrentino Arturo Esposito, come appuntamento legato alla poesia: tra gli storici vincitori Maria Luisa Spaziani (la celebre “Volpe” del Nobel Eugenio Montale), Michele Sovente (Premio Viareggio), Giovanni Raboni ed Alberto Bevilacqua.