La tecnologicamente avanzata Cina ha inviato su Marte la sua prima sonda. Il suo nome è Tianwen e il suo significato è molto esplicito: "Ricerca della verità celeste". L'arrivo nell'orbita del pianeta rosso è previsto per febbraio 2021.
Il lancio è avvenuto dalla base di Wenchang, sull'isola di Hainan, e ha segnato anche il debutto del razzo Lunga Marcia 5.
La Cina entra così nella corsa a Marte, a pochi giorni dal lancio della sonda Hope degli Emirati Arabi Uniti e precedendo di circa una settimana il lancio del nuovo rover della Nasa, Perseverance.
La sonda sgancerà sul suolo marziano un rover con numerosi strumenti scientifici interessanti.
Con la missione Tianwen-1, la Cina sta tentando un’impresa davvero eccezionale: portare su Marte allo stesso tempo un orbiter, un lander e un rover – tutti dotati di strumenti avanzatissimi per studiare nel dettaglio il Pianeta rosso.
L'obiettivo è studiare l'atmosfera marziana, la struttura interna e la superficie del pianeta, con una particolare attenzione alle tracce della presenza di acqua e a eventuali segnali di forme di vita.
Il sito di atterraggio sarà Utopia Planitia, un'area pianeggiante all'interno di un bacino di impatto poco più a nord dell'equatore marziano.
Da lì, il rover cinese a sei ruote, alimentato con pannelli solari, inizierà un'esplorazione della superficie del pianeta che durerà circa 90 giorni marziani (su Marte un giorno dura 39 minuti in più rispetto alla Terra) e sfrutterà sei strumenti scientifici, incluso un radar capace di scandagliare il sottosuolo in modo da studiare la geologia marziana e verificare l'eventuale presenza di ghiaccio.
Altri sette strumenti scientifici si troveranno invece a bordo dell'orbiter che condurrà osservazioni coordinate con il rover, concentrandosi sull'analisi della ionosfera, sulle caratteristiche del clima, sulla misurazione dei campi elettromagnetici e gravitazionali, nonché della struttura interna di Marte.