"Venute a conoscenza della decisione del CTS di modificare il Protocollo Gare per la ripresa in sicurezza delle competizioni professionistiche calcistiche, la FIGC e Lega Serie A esprimono grande soddisfazione e ringraziano il Ministro della Salute Roberto Speranza e gli esperti dello stesso CTS per la professionalità, la sensibilità e la disponibilità dimostrate al fine di consentire lo svolgimento delle competizioni ufficiali".

Così recita una nota odierna della Figc che appare però poco coerente con la situazione di fatto relativa alla ripresa dei campionati professionistici di calcio.

Infatti, sebbene il CTS giudichi positivamente la proposta della Figc di effettuare una sorta di quarantena soft nel caso di nuovi contagi, lo stesso CTS la giudica però al momento inapplicabile perché non compatibile con il decreto legge dello scorso 16 maggio, attualmente in vigore. Quindi, nonostante la Federazione abbia ricevuto una sorta di via libera anche dal ministero della Salute, per attuare la nuova proposta è necessaria una nuova norma.

A chi l'onere? Teoricamente potrebbe intervenire il ministro Spadafora, ma sembra che abbia deciso di girare il problema al Governo. Il problema è che il campionato inizierà sabato prossimo mentre già in Serie B, senza una via libera al nuovo regolamento della Figc, si rischia che il campionato neanche riprenda.

Infatti, un giocatore del Venezia è risultato positivo, mentre tutti gli altri componenti del gruppo squadra sono risultati negativi al tampone.