Sui mercati sembra essere ritornata una certa voglia di rischio, e questo inevitabilmente finisce per ripercuotersi su quegli asset che sono considerati come "beni rifugio".

Ne sa qualcosa il franco svizzero, che questa settimana ha perso oltre un punto percentuale contro il dollaro americano.

E ciò nonostante l'ufficio nazionale di statistica elvetico abbia comunicato che i prezzi alla produzione siano cresciuti del 3,5% annuo in giugno, molto di più di quanto si aspettavano gli economisti (3,2%) e il tasso di disoccupazione si aggiri intorno al 2,6%.

Inoltre, gli Stati Uniti hanno iniziato una guerra commerciale con la Cina senza neppure rendersi bene conto di quali potrebbero essere le conseguenze sulla propria economia, dato che molti di prodotti cinesi su cui Trump ha imposto dazi più alti sono realizzati con componenti americani!