Un italiano vero (secondo tempo)
Sinceramente in passato non ho mai letto i Suoi articoli, ma dopo che si è schierato per la posizione renziana a difesa del referendum, e, dopo aver partecipato al golpe perpetuato nei confronti del Sig. Maurizio Belpietro, ho cominciato a seguirLa, con mio disappunto, causando l'aumento della mia pressione sanguigna per quello che Lei scrive.
Diciamo subito, che ho trovato veramente di cattivo gusto la Sua affermazione "meglio morire renziano che figlio di puttana". Io sono un figlio di puttana e me ne vanto perchè mia madre ha esercitato onestamente la professione regalando piacere in cambio di denaro mentre il Suo Renzi regala solo fregature e disgrazie a milioni di italiani, in cambio di soldi estorti ai contribuenti. E se vogliamo proprio vedere, nella Sua categoria professionale, quanti giornalisti scrivono sotto dettatura in cambio del vile denaro? Non è anche questa prostituzione?
E vediamo uno di quei titoli dei Suoi editoriali che mi hanno fatto salire la pressione, "Se fallisce Parisi, il centrodestra è proprio finito"
A parte che avrei bisogno di capire quali istanze, quali valori, quali traguardi si prefigge questo benedetto centrodestra. Ma ha sentito e visto il Sig. Stefano Parisi? Il re del politically correct, moderato più moderato di un sapone detergente neutro, impalpabile, anche il vestito che porta addosso sembra preso in prestito. Sia chiaro, la mia è una valutazione politica, non conosco l'uomo. Io, su indicazione del Sig.Matteo Salvini (che non perdono per aver candidato il Sig. Stefano Parisi a sindaco di Milano e per averci consegnato alle corti islamiche di Sala) l'ho pure votato (tappandomi il naso come da insegnamento del Suo mentore). Il Sig. Stefano Parisi potrebbe benissimo stare in un programma televisivo, in seconda serata, per gli ascoltatori insonni. Dopo pochi minuti l'effetto è assicurato, il sonno arriva.
Buttato nella mischia dal Sig. Silvio Berlusconi, come vittima sacrificale, per allungare l'agonia del "crepuscolo degli dei" , il nostro Sig. Stefano Parisi è destinato a scomparire dalla scena politica, probabilmente per i primi giorni del prossimo novembre, si, ma dopo i morti.
Un altro titolo capolavoro è quello di ieri "IL REFERENDUM FA SCHIFO MA NON FARLO ADESSO SAREBBE PEGGIO" . Evito commenti perché nel Suo titolo c'è già il sunto del Suo pensiero. La frase, che però mi ha fatto salire la pressione, è stata "I referendum confermativi sono tutti delle boiate pazzesche e andrebbero aboliti, perché affidano al giudizio popolare non questioni semplici ma assai complicate, tecniche con cui solo gli specialisti hanno dimestichezza".
Aggiungo, cercando di interpretare il Suo pensiero, il popolo non dovrebbe nemmeno andare a votare per i propri rappresentanti, perché invece di far eleggere i candidati voluti dall'elite al potere, potrebbe, essendo gli elettori ignoranti, votare per candidati onesti e competenti.
Certamente, noi dobbiamo essere grati a questi "specialisti", che sono stati così bravi a portare il paese al terzo debito pubblico mondiale, in completa decadenza su tutti gli aspetti, dalla (in)giustizia alla sanità, dalla disoccupazione alla diseguaglianza sociale in aumento, e poi mi fermo perché altrimenti questi "specialisti" si potrebbero sentire troppo specialisti.
Vede Sig. Vittorio Feltri, la nostra è la terra ai Azzeccagarbugli, se Lei avesse seguito il mio umile consiglio, e, una volta dimissionato dal Suo quotidiano, si fosse recato a fare una lunga vacanza in Inghilterra (leggesi Regno Unito) avrebbe capito la differenza tra un paese con gli "specialisti" come il nostro, e, un paese senza "specialisti" come l'Inghilterra. Li sono stati fatti, ultimamente, due referendum , perché li, contrariamente a quella che è la Sua medievale visione della società, la gente conta e decide per il proprio destino, e si sente attore principale.