Roma. J’accuse sulla via di Portonaccio, migliaia di multe ai danni dei cittadini
Immaginate una via di nome Portonaccio. Un'arteria qualunque nella periferia romana, dove sfocia il traffico proveniente dal Raccordo anulare, dall’autostrada Roma – L’Aquila e quello cittadino proveniente dalla Prenestina.
Questa via era stata da sempre considerata una via preferenziale consentita al solo traffico di Autobus e Taxi. Poi venne un giorno, a seguito delle variazioni intervenute durante e dopo la costruzione della stazione Tiburtina, in cui il suo accesso venne consentito al traffico cittadino.
Per anni si è circolato liberamente in questa via, sempre gonfia e intasata di traffico. Ma Roma, come tutte le capitali mondiali è così.
Occorre o "deportare" le macchine oppure creare un nuovo modo non inquinante per spostarsi in città! Ma la notizia di quest’articolo non è questa.
Lo scandalo è che qualche "persona poco avveduta" un giorno si è svegliato pensando di ripristinare il divieto al traffico cittadino sulla via di Portonaccio.
E con quale risultato? Che così Portonaccio - da via inquinata, stuprata dal traffico e dallo smog - divenne all'improvviso anche la miniera d’oro del Comune di Roma grazie alle conseguenti migliaia di multe causate dal nuovo divieto al traffico.