24 aprile, in calo i ricoverati anche nelle terapie intensive ma sono ancora 3mila i nuovi casi di Covid-19.
Al 24 aprile, il totale delle persone complessivamente contagiate dal coronavirus è 192.994, con un incremento rispetto a ieri di 3.021 nuovi casi. Il numero totale di quelle attualmente positive è di 106.527, con un decremento di 321 rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.368 in Lombardia, 12.509 in Emilia-Romagna, 15.391 in Piemonte, 9.679 in Veneto, 6.133 in Toscana, 3.437 in Liguria, 3.273 nelle Marche, 4.492 nel Lazio, 2.943 in Campania, 1.827 nella Provincia autonoma di Trento, 2.933 in Puglia, 1.320 in Friuli Venezia Giulia, 2.320 in Sicilia, 2.079 in Abruzzo, 1.093 nella Provincia autonoma di Bolzano, 322 in Umbria, 804 in Sardegna, 821 in Calabria, 354 in Valle d'Aosta, 229 in Basilicata e 200 in Molise.
Tra gli attualmente positivi 2.173 sono quelli in terapia intensiva, con una decrescita di 94 pazienti rispetto a giovedì. 22.068 i ricoverati con sintomi (-803) e 82.286 quelli in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Oggi i deceduti sono 420, con il totale che arriva a sfiorare i 25.969, mentre il numero complessivo di dimessi e guariti sale invece a 60.498, in aumento di 2.922 unità rispetto a ieri.
Nella conferenza stampa odierna il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato: "La situazione epidemiologica è nettamente migliorata, ma c'è una circolazione del virus che continua e di cui tener conto. Ci vuole cautela nelle misure di riapertura. Il contagio si sta fermando, ma la battaglia con il Coronavirus non è ancora vinta".
"Facciamo un passo alla volta: senza cautela l'indice di contagiosità può risalire in due settimane, anche meno. Il fatto di avere dei dati positivi non vuol dire abbassare la guardia, ci deve essere grande cautela. In poco tempo bisogna verificare che non riparta la curva. Si può rapidamente intervenire se c'è una diffusione focalizzata, più difficile con una diffusione ampia".
Questo fine settimana è attesa una comunicazione da parte del Governo per anticipare i provvedimenti in base ai quali si concretizzerà la cosiddetta fase 2.