Politica

Il "solito" ministro Toninelli: impreparato o bugiardo?

Alzi la mano chi è che non conosca il vulcanico ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, il ministro "pancia a terra", quello che lavora 48 ore al giorno e risolve i problemi in pochi mesi o al massimo in pochi anni?

È quasi una forza della natura, oltre che della burocrazia e del rapporto costi/benefici. Come ha cercato di dimostrare in un'intervista all'Agenzia Agi, titolata "Meglio gaffe che mazzette", Danilo Toninelli dice di essere ben informato su tutti i principali nodi che interessano il suo ministero, in special modo quelli che riguardano infrastrutture e investimenti.

Ma è proprio così? Parrebbe di no!

In relazione all'ennesima querelle tra Lega e Movimento 5 Stelle, stavolta sulla realizzazione di una nuova pista per l'aeroporto di Firenze "sponsorizzata" dal vicepremier Matteo Salvini, questo è quanto ha dichiarato Toninelli all'Agi:

«E' sempre bello dire costruiamo una cosa nuova... è suggestivo, ma servono 150 milioni! Con i soldi dei cittadini la facciamo solo se serve.

Su Peretola è in corso un'analisi costi-benefici. E' un aeroporto collegato con Pisa, perché il piano nazionale fatto dall'allora ministro Delrio considera Pisa e Firenze come unico aeroporto. Quindi, gli investimenti devono essere fatti in maniera collegata.

Sono aeroporti molto remunerativi, a gestione privata, ovvero con un concessionario privato, e in cui lo Stato per questa nuova pista dovrebbe spendere 150 milioni di euro. Sono tanti soldini... voglio vederci chiaro.

Perché dobbiamo impegnare tanti soldi? quindi aspetto i risultati dell'analisi costi-benefici, e penso che Salvini non conosca molto bene il dossier.

L'aeroporto di Firenze Peretola ha una pista di 1.700 metri, perché lo vogliono rifare? Per fare una pista di 2 km che, dicono, aumenterebbe il numero dei passeggeri. Ma il London city airport, cioè l'aeroporto cittadino interno di Londra, ha una pista di 1.500 metri e fa il doppio dei passeggeri di Firenze.

Quindi bisogna guardarle bene le cose, prima di mettere soldi pubblici in mano ai privati.»

Ha ragione il ministro? No e come al solito non solo ha perso l'occasione per stare zitto, ma ha detto delle cose che dimostrano che conosce poco o niente del "dossier" di cui parla. Per spiegargli il perché sia necessario investire in una nuova pista per l'aeroporto di Firenze lo avrebbe capito da solo, in pochi minuti, se fra i suoi numerosi spostamenti sotto ai viadotti della Roma - L'Aquila avesse trovato il tempo di fare anche un viaggio mordi e fuggi a Firenze.

Niente di ufficiale e di impegnativo. Sarebbe stato sufficiente andare nei pressi di via Pistoiese e attendere uno dei voli che atterrano e decollano da Peretola. Il rumore, forse, gli avrebbe fatto capire il primo perché sia necessaria una nuova pista per l'aeroporto intitolato ad Amerigo Vespucci ed il perché del traffico ridotto. Infatti, la notte, a causa del rumore, l'aeroporto di Firenze chiude... non ci sono voli né in arrivo, né in partenza.

Per comprendere il secondo perché, per il ministro sarebbe stato sufficiente imboccare l'A11 e, dopo pochi metri accostare sulla corsia di emergenza. Toninelli - forse - avrebbe capito che l'attuale pista è chiusa da un lato dai monti della Calvana e dall'altro dall'autostrada Firenze-mare. Pertanto, a causa di ciò, gli arrivi e le partenze dall'aeroporto di Firenze sono piuttosto rischiosi e la nuova pista, perpendicolare all'attuale e parallela all'autostrada, lo renderebbe molto più sicuro.

Il terzo perché è legato al riassetto urbanistico dell'area di Firenze in cui sorge l'aeroporto. Il riassetto della pista darebbe il via ad una specie di domino che prevede lo spostamento dei mercati generali da Novoli in un'area che è stata assegnata per la costruzione del nuovo stadio della Fiorentina (i cui progetti, da tempo, sono al vaglio del Comune che ha già dato il proprio placet). Quell'investimento che Toninelli dice essere di 150 milioni avrebbe come conseguenza altri investimenti privati per centinaia di milioni, oltre al riasseto urbanistico, e ad una valorizzazione, di Novoli e dell'area circostante. E non bisogna dimenticare anche la creazione di nuovi posti di lavoro... e non solo quelli legati alla realizzazione delle opere.

E allora perché il ministro Toninelli parla di valutazione costi benefici quando anche un bambino dell'asilo riuscirebbe a capire la convenienza di tutta l'operazione? Perché il 5 Stelle Toninelli non vuole fare un regalo all'attuale sindaco di Firenze, il Pd Nardella, in vista delle nuove elezioni comunali nel capoluogo toscano.

Il supposto cambiamento dell'attuale Governo, come dimostra quanto riassunto sopra, è quanto di più vecchio e rivisto si possa immaginare in politica.

Autore Antonio Gui
Categoria Politica
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