A giugno, la stima dell'indice dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, è vista dall'Istat in aumento, su base congiunturale, dello 0,1% rispetto al mese di maggio.

L'inflazione di fondo "al netto degli energetici e degli alimentari freschi" diminuisce dal +0,8% al +0,7%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è anch'essa in diminuzione dal +1% al +0,9%.

Per quanto riguarda il dato tendenziale, i prezzi al consumo diminuiscono del -0,2% rispetto a giugno 2019 (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare.

A determinare l’inflazione negativa per il secondo mese consecutivo sono i prezzi dei Beni energetici (-12,1%), che sia nella componente regolamentata (-14,1%) sia in quella non regolamentata (-11,2%) confermano flessioni molto ampie. I prezzi dei Beni alimentari continuano invece a crescere (+2,3%), con un’accelerazione di quelli degli Alimentari non lavorati (da +3,7% di maggio a +4,1%) e un lieve rallentamento dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +1,7% a +1,2%). A registrare tassi di crescita sopra il punto percentuale sono anche i prezzi dei Tabacchi (+3,0%) e dei Servizi vari (+1,4%) che contrastano, insieme a quelli dei Beni alimentari, le spinte deflazionistiche dei Beni energetici.