Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando, convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica.Abbiamo per questo contribuito alla redazione del protocollo per il rientro a scuola in sicurezza il 1° settembre, ancora inattuato, così come avevamo a suo tempo collaborato attivamente alla stesura di quello che ha consentito di svolgere serenamente e positivamente gli esami di stato in presenza.Si fa perciò molta fatica a trovare argomenti che possano giustificare i pesanti attacchi rivolti da più parti ai sindacati, tacciati ancora una volta, in modo generico e indistinto, di essere un freno ad un altrettanto generico e indecifrabile “cambiamento”. Difficile non cogliervi il tentativo di sviare l’attenzione dalle vere urgenze su cui oggi sarebbe necessario e doveroso concentrare l’attenzione, risolvendo le troppe incognite che tuttora permangono a pochi giorni dal rientro a scuola. Sviare l’attenzione dalle urgenze e dalle connesse responsabilità, che investono prima di tutto e soprattutto chi è investito di funzioni di governo.

Questo è quanto scrivevano alcuni giorni fa i sindacati della scuola in merito alle riaperture in presenza che, in base al progressivo aumentare dei contagi, le polemiche sul ritardo nella consegna dei banchi monoposto e la carenza di spazi in cui tenere lezione, sembra diventare sempre meno fattibile rispetto a quanto il Governo aveva deciso, tanto che il premier Giuseppe Conte si è visto costretto a convocare un incontro con la ministra dell'Istruzione e i ministri competenti: la titolare del Mit Paola De Micheli e il ministro della Salute Roberto Speranza, oltre al capo della Protezione civile e il commissario per la scuola Domenico Arcuri. Subito dopo il premier ha iniziato un vertice con i capidelegazione della maggioranza.