Sergio Mattarella? Lo smemorato del Quirinale
L'ipocrita Mattarella, quest'oggi, era ancora in Polonia dove ha tenuto un discorso agli studenti dellUniversità Jagellonica di Cracovia. Ai nazionalisti polacchi, il presidente della Repubblica, ha ricordato l'80° anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia.
"La Memoria di quelle barbarie rimane indefettibile nelle nostre menti e nei nostri cuori. Sono grato alla Polonia per l'impegno incessante per preservare e diffondere la memoria di quel che avvenne, affinché non possa più ripetersi. Anche l'Italia è votata a questa causa.Dobbiamo intensificare la nostra azione, sapendo che in futuro potremo contare sempre meno sulle testimonianze dirette di quanto avvenuto e che dovremo trasmetterle e affidarle alle nuove generazioni. Pronunciare queste parole in una Università, tempio che tramanda, sviluppa e diffonde conoscenza, implicitamente affida a voi giovani la responsabilità del ricordo.Care studentesse, cari studenti - ha proseguito Mattarella - è la memoria che alimenta la coscienza che, a sua volta, ci rende pienamente esseri consapevoli: sarete certamente all'altezza di questo compito.Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, oggi membro a vita del Senato della Repubblica italiana ed esempio incessante di impegno, ci ammonisce: “la memoria è l'unico vaccino contro l'indifferenza”.Parole che si riempiono di nuovi significati se pensiamo a quanto sta avvenendo a poca distanza da qui, ai confini dell'attuale Unione Europea.Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Federazione Russa all'Ucraina, un Paese sovrano, libero, indipendente, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili per lasciare la popolazione al gelo e al buio.Oggi l'Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura".
Il discorso di Mattarella, con i successivi passaggi, aveva come finalità quella di spiegare ai polacchi che la solidarietà da loro dimostrata nei confronti dei rifugiati ucraini dovesse esser poi estesa a tutti i rifugiati, da qualunque nazione provengano, a supporto della campagna che sembra aver intrapreso a sostegno del governo Meloni perché l'Europa possa rivedere la politica migratoria regolata da norme definite dallo stesso presidente della Repubblica come preistoriche.
Nulla da obiettare. C'è solo un punto che lascia perplessi in relazione alle affermazioni e agli esempi di Mattarella, non certo casuali visto che ieri in Israele cadeva il giorno in cui annualmente nel Paese si ricordano le vittime della shoah.
"La memoria è l'unico vaccino contro l'indifferenza", ha detto il presidente della Repubblica citando la Segre. Peccato però che la memoria di quanto subito in passato dagli ebrei a partire dalle leggi razziali prima della II guerra mondiale lasci indifferenti oggi gli israeliani, come dimostrano le loro politiche ai danni dei palestinesi.
In quel caso, la tanto attenta Liliana Segre ha dimostrato di essere ampiamente indifferente al riguardo, così come il tanto attento Mattarella, le istituzioni italiane e, non ultime, quelle europee e mondiali (leggi Ue, Stati Uniti e Nazioni Unite).
Un argomento, l'apartheid dello Stato ebraico nei confronti del popolo palestinese, che, se trattato, produrrebbe non poco imbarazzo sia nell'ottimo Mattarella, sempre pronto a renderci partecipi delle ipocrite ovvietà in cui è così bravo ad esprimersi, che nella elusiva Liliana Segre che avrebbe così l'occasione di spiegarci a che cosa serva coltivare la memoria se poi si pratica l'indifferenza nei confronti dei palestinesi... a meno che la memoria per lei, così come per molti ebrei israeliani e non, non debba invece essere esclusiva e riguardare solo loro... gli ebrei, mentre a chiunque altro i diritti di cui loro parlano non debbano essere concessi, in special modo se tali diritti possano poi confliggere con gli interessi degli ebrei che dall'apartheid hanno tratto e stanno traendo enormi benefici.
E questo, secondo Mattarella, è giusto? Su questo non ha nulla da dire o da rammaricarsi? In fondo si tratta di puro e semplice razzismo, praticato dagli ebrei nei confronti dei palestinesi.