Si va verso una Brexit senza accordo
Tra cortesie, sorrisi e toccatine di gomito, la cena tra Boris Johnson e Ursula von der Leyen non ha portato a restringere i margini, ancora molto ampi che dividono Regno Unito e Ue sugli accordi commerciali post Brexit, con le due parti - parole della stessa commissaria Ue - ancora "molto distanti".
I colloqui di Bruxelles tra il capo negoziatore del Regno Unito, Lord Frost, e quello dell'Ue, Michel Barnier, riprenderanno nelle prossime ore ma, secondo il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, è "improbabile" che i negoziati si prolunghino oltre domenica, scadenza oltre la quale non sarà più possibile trovare un accordo.
Ad oggi, continuano ad esserci forti divergenze sulla pesca, sulle regole relative alla concorrenza e su come procedere nell'applicazione dei vari accordi.
In questo momento, le possibilità di una hard Brexit sono più che concrete, tanto che l'Ue ha illustrato quali provvedimenti prenderà al riguardo a partire dal 1 gennaio.
Saranno garantiti i collegamenti aerei di base per la fornitura di determinati servizi aerei tra il Regno Unito e l'Ue per 6 mesi, a condizione che vi sia reciprocità da parte del Regno Unito. Lo stesso vale per i collegamenti via terra.
Anche riguardo la sicurezza del trasporto aereo vi saranno delle deroghe in relazione a prodotti e procedure, in modo da consentire la continuità dei voli. Ci saranno poi dei provvedimenti anche per la pesca in modo da gestire il periodo di transizione fino ad una nuova regolamentazione sui diritti di pesca e commercializzazione del pescato che dovranno essere presi entro il 31 dicembre 2021.
I punti sopra riassunti dovranno essere comunque approvati dal Parlamento europeo prima dell'entrata in vigore della Brexit.