Politica

Governo giallorosso: quando legittimità e democrazia non coincidono

È passato più di un mese dall'insediamento del governo giallorosso, un esecutivo legittimo costituzionalmente, ma che si pone in contrasto con la volontà popolare, e dunque, con la democrazia.

Questo governo, infatti, che ha sancito l'alleanza tra PD e M5s, è nato con un unico obiettivo, ovvero quello di impedire ai cittadini di votare per paura che potesse vincere la destra. Si è trattato di un gioco di palazzo, egregiamente orchestrato da Renzi e Grillo, ma politicamente vergognoso, per impedire a Salvini di guidare il Paese, visto il 40% circa di consensi che i sondaggi gli additavano.

L'esecutivo giallorosso, quindi, come detto in precedenza, è legittimo costituzionalmente, in quanto la Costituzione italiana, prevede che qualora non ci sia una maggioranza di governo al termine delle elezioni, si possa tentare di formarla in Parlamento. Però, è altrettanto vero che in moltissimi testi di diritto pubblico, il costituzionalista Costantino Mortati afferma che, qualora ci siano gravi disarmonie fra l'attività degli eletti e il sentimento popolare, il Presidente della Repubblica può avvalersi della facoltà di sciogliere anticipatamente il governo generatosi. Quanto sostenuto da Mortati è un aspetto fondamentale, che non è stato per nulla tenuto in considerazione, determinando un enorme paradosso, una vera e propria incongruenza tra legittimità e democrazia.

Inoltre l'art.1 della nostra Costituzione, dispone che la sovranità appartiene al popolo, che deve poter scegliere liberamente i propri rappresentanti politici, evidenziando come governo e volontà popolare debbano andare di pari passo. Questo aspetto, però, manca nel governo giallorosso, in quanto le manifestazioni popolari e i sondaggi erano e continuano ad essere maggiormente inclinati verso destra, e non di certo verso le due forze politiche che lo compongono, PD e M5s, che hanno perso moltissimi consensi rispetto al passato.

Alcuni sostengono, però, una tesi alquanto opinabile, in base alla quale questo esecutivo rispecchia la volontà popolare, a seguito del fatto che le due forze politiche che lo hanno determinato, sono state quelle che hanno avuto, singolarmente, il maggior numero di voti alle ultime elezioni politiche. Ricordo però, che il M5s aveva incentrato un'intera campagna elettorale su un'incessante lotta al PD, che era stato definito come il "partito di mafia capitale", che non mi sembra essere proprio un complimento. Viceversa, il PD, durante la propria campagna elettorale, aveva attribuito ai grillini, epiteti non proprio benevoli, quali "incapaci" o "ignoranti", dimostrando una mancanza di stima nei confronti di quelli che sarebbero poi divenuti i loro futuri alleati. Quindi, basta poco per smentire questa tesi, mettendo in evidenza come attraverso l'alleanza giallorossa, PD e M5s abbiano truffato i rispettivi elettori, che mai avrebbero immaginato un'alleanza tra due partiti diametralmente opposti, ma che in realtà si sono dimostrati essere le due facce della stessa medaglia.

Il governo giallorosso coistituisce, dunque, un attentato alla volontà popolare, che dovrebbe essere l'elemento centrale su cui un esecutivo dovrebbe fondarsi, ma evidentemente, per PD e M5s, le poltrone sono più importanti dei cittadini.

Autore Domenico Caridi
Categoria Politica
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