Iss, monitoraggio Covid dal 10 al 16 febbraio 202:Continua la discesa dell'incidenza settimanale a livello nazionale
Di seguito gli ultimi dati emersi dalla cabina di regia pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità sull'andamento del contagio da Covid-19 nel periodo compreso tra il 3 ed il 9 febbraio 2022.
Ecco riassunti i principali contenuti emersi dalla cabina di regia:
Continua la discesa dell'incidenza settimanale a livello nazionale: 672 ogni 100.000 abitanti (11/02/2022 -17/02/2022) vs 962 ogni 100.000 abitanti (04/02/2022 - 10/02/2022), dati flusso Ministero Salute.
Nel periodo 26 gennaio 2022 – 8 febbraio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77 (range 0,72 – 0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,79 (0,78-0,81) al 8/2/2022 vs Rt=0,86 (0,85-0,88) al 1/2/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 febbraio) vs il 13,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 febbraio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 22,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 febbraio) vs il 26,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 febbraio)
Due Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto, secondo il DM del 30 aprile 2020, a causa dell'impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; cinque Regioni sono classificate a rischio Moderato. Le restanti 14 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
12 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% vs 18% la scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (31% vs 33%), mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (52% vs 48%).