Non c’è mossa strategica più vincente che poteva fare la destra sovranista e populista di Salvini e la Meloni!
Hanno capito che il sistema si combatte dal suo interno come succede in ogni altro Paese che si vuole conquistare e non dall’opposizione politica.
Matteo Salvini non sbaglia ad agire in siffatto modo e cioè affermando la sua crescita, e quella del suo partito, poco credibile, di una coscienza europeista, perché sa che c’è in caso di bisogno, in ogni momento, la Meloni con il suo FdI come una libera sponda di approdo per una eventuale via di fuga che serva di ritorno nella sua dimensione naturale di sovranista populista, se il mondo politico si dovesse rendere conto dell'uso strategico pseudo-democratico che sta utilizzando per la presa del potere o ad essere pronto, in caso di vittoria, a chiamare la partner a partecipare al banchetto quando quel potere sarà raggiunto.
Ma veramente siamo convinti che quello che sta costruendo Draghi con il suo “tutti dentro” possa gestire la situazione disastrosa in cui siano andati a finire?
Ma non ci riuscirebbe neanche se dovesse durare in carica (il così detto Governo di intesa nazione) cento anni; e comunque l’ammucchiata che si sta portando dietro, non lo permetterebbe!
Sta mettendo in essere un meccanismo somigliante alla frenesia alimentare di un branco di squali sulla preda, pensando di gestire una situazione creatasi per l’incompetenza dei vari leader dei partiti che si è messo dentro la sua borsa, iniziando da quelli del M5s che ora chiamano (forse) in causa la piattaforma Rousseau, falsa verità di una falsa democrazia diretta, per prendere quelle decisioni che a loro non riescono in quanto sono aldilà delle possibilità dello spessore politico dei suoi dirigenti.
Oppure pensa di riuscirci con l’aiuto dei disastrati leader del PD, colpevoli di aver ridotto il partito ad assomigliare alla vecchia DC con le loro disorganizzazioni interne, dovute alle varie correnti di dimensioni diverse il cui unico scopo è solamente di ostacolarsi l’uno con gli altri, per contare di più?
Per non parlare poi dello scarso apporto che può dare quel partito che hanno chiamato Italia Viva dove la natura lo ha dotato di un corpo piccolissimo attaccato ad una troppo pesante testa che va per conto suo, trascinandosi dietro tutto e tutti, in un vortice di tempesta personale favorevole solo a lui.
La situazione invece, per chi sa guardare la verità, è chiara!
Tutti coloro, tanto di destra quanto di sinistra che hanno ridotto l’Italia in queste condizioni, gli stanno dando, almeno al palo di partenza il loro consenso solamente per cercare, in tutti i modi, di procurarsi un posto in prima fila al sole delle decisioni da prendere e quando vedranno che la loro tattica non “attacca”, inizierà la demolizione di quel Mario Draghi che, in questa fase di interventi, hanno così tanto osannato come il messia salvatore!
Ed allora si ricomincerà tutto da capo, costringendo il Presidente Mattarella a sbattere la testa in soluzioni sempre meno idonee per risollevare il Paese!
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)