Era inevitabile, quasi prestabilito, e fatalmente inesorabile è arrivata l’offensiva contro il Presepe, quello naturale, ma soprattutto contro quello che da sempre rappresenta. D’altra parte quale momento più propizio se non sotto un pontificato che evidentemente sembra essersi posto l’obiettivo, più o meno scientemente, di rivoluzionare la teologia morale cattolica?

Così, dopo la proposta provocatoria quanto prevaricatrice, neanche troppo avversata, di cambiare il nome al Natale in Festa d’inverno, ecco spuntare i primi presepi arcobaleno “all inclusive”, da quelli LGBT di “surrogata concezione”, a quelli con madonne single, di colore e rigorosamente senza San Giuseppe, evidente richiamo al severo patriarcato; per poter finalmente dire basta alla Sacra Famiglia come stereotipo culturale bigotto e ipocrita tendente al fariseo, e comunque puramente rappresentativo; senza considerare, tra l’altro, che “Gesù, essendo figlio di Dio, non aveva umana famiglia…” (parole di Don Vitaliano Della Sala, autore del Presepe arcobaleno); confesso che non oso figurarmi cosa potrete mai ideare con i magi, tre o più uomini di diversa etnia…

Immaginandovi orgogliosi e fieri di voi per aver sfatato anche l’ultimo tabù, o almeno uno degli ultimi, personalmente, in tutta franchezza, non mi resta che una sentita quanto sincera esortazione: “VERGOGNATEVI”.

VERGOGNATEVI, non tanto, o non soltanto, per aver offeso simboli e personaggi Sacri per ogni fedele cristiano, cosa che non avreste mai fatto verso altre religioni, Islam in testa; non tanto, o non soltanto, per aver vilipeso inoffensive tradizioni che da millenni esprimono un comune sentire, figure e immagini universalmente riconosciute come metafora di pace e amore, almeno fino a ieri; non tanto, o non soltanto, per aver tolto significato a momenti ed atmosfere ormai diventati calde abitudini da generazioni, e non solo freddo folclore o tiepide usanze. 

VERGOGNATEVI, non tanto, o non soltanto, per aver progettato e realizzato una società del nulla condannandola alla deriva etica e morale; non tanto, o non soltanto, per il declino globale originato dai modelli culturali da voi imposti, secondo i quali vita e società possono essere regolate in base ai soggettivi bisogni e ai mutevoli desideri di ciascuno, rendendo vero e giusto tutto e il contrario di tutto; non tanto, o non soltanto, per aver sovvertito tradizioni e valori, per riscrivere la storia e correggere l’attualità, o per aver istituito, di fatto, una nuova moderna società rigorosamente laica, non più imbrigliata in rigidi schemi e stucchevoli canoni etici e morali, ma fluidamente libera di rimpiazzare limiti e inibizioni con soggettive interpretazioni; non tanto, o non soltanto, per proclamare a squarciagola la nuova religione civile che predica la celebrazione dei diritti e l’abbandono dei doveri.

VERGOGNATEVI, non tanto, o non soltanto, per aver relativizzato il male e cancellato il peccato; per aver allargato a dismisura i confini etici forzando l’ordine naturale delle cose e per aver istituito nuovi equilibri artificiali che inclusivamente escludono quelli fin qui conosciuti e vissuti; VERGOGNATEVI, non tanto, o non soltanto, per aver causato confusione in genere e confusione di genere

Ma VERGOGNATEVI anche e soprattutto per aver generato disordine nell’educazione, nell’insegnamento, nella condotta e nei comportamenti dei vostri figli, nipoti, alunni, allievi, parrocchiani, lettori, spettatori, followers; per aver delegittimato la centralità della genitorialità ed il relativo dovuto e doveroso ruolo educativo, per aver contribuito attivamente a formare giovani fragili, disorientati, smarriti, insicuri e turbati, completamente privi di ideali, passioni, energia e speranza; VERGOGNATEVI  anche e soprattutto per aver insegnato loro la pretesa del “tutto e subito”, per aver promesso loro un mondo lucido e perfetto, per aver favorito e assecondato il loro isolamento rendendoli indifesi e indifendibili, deboli e vulnerabili, bandiere esposte al burrascoso e travolgente vento di social e influencers; VERGOGNATEVI anche e soprattutto per aver tolto loro riferimenti sacri e profani ed averli circondati di fluidità, per averli lasciati in balia di una solitudine cosmica, e per averli resi inadeguati e bisognosi di aiuto psicologico e terapeutico. 

VERGOGNATEVI anche e soprattutto per averli svuotati, e per averli resi incapaci di immaginare e immaginarsi; VERGOGNATEVI anche e soprattutto per averli condannati a vivere in un mondo “oggi innaturale” e “domani artificiale”, con tanti "noiosi oggi” e nessun "fiducioso domani”.

VERGOGNATEVI infine, ma non solo, per aver trasformato in mosche bianche quelli che non siete riusciti a sedurre…

P.S.: per aiutarvi a connotare meglio questa cristiana rievocazione, religiosamente storica, ecco le parole dal Vangelo di Luca: “In quel tempo, i pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia.

                  Paolo Scafati