L’inganno svelato: un importante Convegno all’Università di Roma Tre
Il convegno “L’inganno svelato. Il dialogo tra discipline a tutela del pubblico e dell’arte” che si svolgerà il 27 e il 28 aprile nelle due sedi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre (il 27 a Via Ostiense 234; il 28 a Piazza della Repubblica 10), sarà incentrato sulle attività di ricerca e di formazione promosse dal “Laboratorio del falso”, una sezione del Digital Humanities Lab (DH Lab), che si avvale della collaborazione di docenti afferenti a vari Dipartimenti dell’Ateneo e di esperti esterni. Ma è dalla sinergia con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale che ha il suo punto di forza il “Laboratorio del falso”, dove confluiscono materiali sequestrati su tutto il territorio nazionale dai diversi Reparti e Nuclei di questo corpo specializzato di polizia, istituito nel 1969.
L’Università Roma Tre festeggia in questo anno accademico il trentennale della sua fondazione e come giovane ateneo, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, ha immediatamente recepito l’input lanciato con un bando di finanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la diffusione della cultura della legalità. È nato così il progetto di Ateneo “Custodi consapevoli della legalità per il patrimonio ambientale, sociale, culturale, economico”, in cui si inscrive, tra le numerose attività organizzate, anche il convegno.
“Legalità e patrimonio culturale”, nello specifico, è il tema che lega l’Area 3, una delle cinque aree in cui è articolato il progetto a Roma Tre, con attività rivolte in maniera prioritaria agli studenti, che possono in tal modo integrare la loro formazione con competenze nuove e trasversali ai diversi campi disciplinari. Ma tutte le attività promosse dall’Ateneo per la diffusione della cultura della legalità, per la condivisione dei principi costituzionali e per l’impegno contro le mafie e la violenza, sia in un’ottica di prevenzione, sia di analisi dei fenomeni e delle loro conseguenze, sono aperte gratuitamente a tutta la cittadinanza.
Il convegno è promosso dal gruppo interdisciplinare di docenti di Roma Tre ed esperti di altri enti, che da anni collabora nello studio dei materiali presenti nel “Laboratorio del falso”, perché ci sia attenzione costante al contrasto di un fenomeno che non conosce crisi, con una ricaduta anche in attività di formazione per gli studenti dei corsi di laurea, del post lauream e del dottorato di ricerca.
La circolarità di ricerca e formazione, in un’ottica interdisciplinare, è evidenziata dalla composizione del programma nelle diverse sessioni del convegno, ed è proprio questo il valore aggiunto che deriva dalla presenza di concreti casi di studio, di varia composizione materica, riferimento culturale ed epocale, per l’analisi della contraffazione dei beni culturali a Roma Tre: l’essere finalizzata a un rafforzamento delle competenze disciplinari, ma anche a una rivitalizzazione etica di approccio alle professioni.