Esteri

Putin inasprisce le pene ai soldati che disertano... o si arrendono!

Sabato, il  presidente russo Vladimir Putin, oltre ad inviare un messaggio di saluto ai partecipanti al forum internazionale sul cristianesimo nel Caucaso in occasione del 1.100° anniversario della cristianizzazione dell'Alania, ha firmato un pacchetto di emendamenti al codice penale che riguardano i militari in relazione alla diserzione, al saccheggio e alla resa, introducendo anche i concetti di "mobilitazione", "legge marziale" e "tempo di guerra" come giustificazione all'inasprimento delle pene.

Uno dei nuovi articoli introdotti, il 352.1 ("Resa volontaria"), prevede per chi ne sia responsabile una pena da 3 a 10 anni di carcere, ma solo se non ci saranno prove di alto tradimento.

Nel testo si afferma che "un militare che abbia commesso per la prima volta un reato ai sensi del presente articolo può essere esonerato dalla responsabilità penale solo nel caso abbia adottato misure per la sua liberazione, sia tornato nella sua unità o luogo di servizio e non abbia commesso altri reati mentre era prigioniero."

L'articolo sul "Saccheggio" (356.1) è stato modificato per prevedere la reclusione fino a 15 anni. Allo stesso tempo, si propone di considerare come circostanze aggravanti l'aver commesso tale reato durante i "periodi di mobilitazione o legge marziale o in tempo di guerra" (art. 63).

L'abbandono non autorizzato di un'unità durante il periodo di mobilitazione e legge marziale (articolo 337 del codice penale) sarà punito più severamente. Quindi, se l'assenza dalla propria unità durerà da 2 a 10 giorni, comporterà fino a 5 anni di carcere (e non fino a 1 anno), se da 10 giorni a 1 mese fino a 7 anni di carcere (e non più fino a 3 anni), se superiore a 1 mese da 5 a 10 anni in una colonia penale (e non più fino a 5 anni).

Il documento contiene una nota secondo cui "il militare che per la prima volta abbia commesso gli atti previsti ai commi uno, due, tre o quattro può essere esonerato dalla responsabilità penale se l'abbandono abusivo di un'unità o di un luogo di servizio, nonché la mancata presentazione in tempo senza giustificato motivo dal servizio, sia dovuta ad una combinazione di circostanze particolari.

In sostanza, Putin sta dicendo ai propri militari che in Ucraina possono solo vincere o morire. In caso contrario, se dovessero tornare in Russia, li attende la galera...  anni di galera.

Autore Marco Cantone
Categoria Esteri
ha ricevuto 372 voti
Commenta Inserisci Notizia