Buon 25 aprile a tutti.

Si, proprio a tutti. Compresi coloro che non condividono e non ne riconoscono il senso; il valore. E che senza quello che questa ricorrenza rappresenta non sarebbero oggi "liberi" di andarsene in giro a manifestare a braccio teso. Buon 25 aprile anche a tutti i politici, ministri presidenti e altri a tutti i livelli di ogni sorta e colore, che oggi non potrebbero essere dove sono se in questo paese non si fosse combattuto e vinto contro un totalitarismo che non avrebbe tollerato alcun loro dissenso.

Una esperienza che è stata sepolta dalla storia. Finita, chiusa e sepolta sotto tonnellate di macerie e miseria e milioni di morti, e solo teste vuote o crani di osso pieno possono rimpiangere quello che è stato o solo pensare che possa tornare.

Il più ridicolo di tutti però è un presidente del Senato che proprio non ce la fa a riconoscere che ora è lì grazie ai molti partigiani che hanno combattuto anche per lui. Anche per la sua libertà di non riconoscerne il sacrificio se non a denti stretti e trattenendo conati. E ora va a commemorare Jan Palach, incredibile, come se questo servisse a bilanciare le cose. Il più classico dei …si ma anche!!!

E no caro presidente, non prendiamoci in giro; siamo quasi coetanei, e credo che nel ’69 fossimo entrambi sulle barricate, ma da posizioni sicuramente opposte. Noi contro “tutti i totalitarismi”, lei come ora nostalgico inneggiante e a favore di uno solo dei due. E visto che credo non tenga decenza di vergogna, e invece se la ridacchi per la bella trovata, sono io a vergognarmi di averla come seconda carica più importante a rappresentare questo paese.