29 maggio, ancora oltre 500 i casi di contagio in Italia con Brusaferro che non esclude una seconda ondata
516 i nuovi casi di Covid in Italia al 29 maggio, di cui 354 solo in Lombardia. Il totale dei contagiati, pertanto, è adesso di 232.248. Il numero totale di coloro che sono ancora positi positivi è sceso oggi a 46.175, 1.811 in meno rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 22.683 in Lombardia, 5.658 in Piemonte, 3.564 in Emilia-Romagna, 1.849 in Veneto, 1.255 in Toscana, 994 in Liguria, 3.163 nel Lazio, 1.352 nelle Marche, 986 in Campania, 1.283 in Puglia, 410 nella Provincia autonoma di Trento, 1.137 in Sicilia, 323 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo, 154 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 190 in Sardegna, 19 in Valle d’Aosta, 159 in Calabria, 162 in Molise e 33 in Basilicata.
Tra i positivi, 475 sono in cura in terapia intensiva, con una decrescita di 14 pazienti rispetto a giovedì, 7.094 sono ricoverati, con un decremento di 285 pazienti, e 38.606 sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Il numero complessivo dei dimessi e guariti è salito a 152.844, 2.240 persone in più nelle ultime 24 ore.
Oggi i deceduti sono 87 e portano il totale a 33.229.
Durante l'audizione odierna alla commissione Bilancio della Camera, il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
"Per gli scenari che immaginiamo, in autunno, una patologia come il Sars-covid-2, che è trasmessa da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio e la famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, dal punto di vista tecnico-scientifico è un dato obiettivo". ..."In autunno, da ottobre in poi, comincia la stagione in cui le infezioni alle alte vie respiratorie si diffondono e si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale: è la stagione in cui la diffusione per via aerea delle infezioni alle alte vie respiratorie è più probabile”. ..."Abbiamo superato la curva di picco dell’infezione. Siamo nella parte di discesa e in una fase di controllo della situazione, ma richiede un’attenzione particolare: la capacità di identificare e diagnosticare i casi sospetti precomente e tempestivamente, laddove ci sono di isolarli e di adottare i controlli". ..."Ci avviamo nella prossima settimana ad una sfida ancora più importante, data dal fatto che sarà liberalizzata la mobilità tra le regioni e anche quella internazionale: il che richiede una capacità ancora più attenta e più precisa di monitorare i fenomeni e di rispondere laddove si dovessero verificare casi o piccoli focolai".