Scienza e Tecnologia

Perché non proviamo a tornare all’idroelettrico?

Dai dati pubblicati mensilmente da Terna si evince che, tra le rinnovabili, c’è un avanzamento trascurabile nella messa in servizio di nuovi impianti idroelettrici.

Ieri ma ancora oggi esiste la possibilità di costruire centrali di piccola taglia che possono essere realizzate in tempi ragionevolmente brevi, senza aggiungere rischi ai tanti già esistenti e con un modesto impatto ambientale.

La soluzione ideale è quella con bacino di accumulo (= un lago artificiale )  che comporta costi elevati e autorizzazioni complesse  ma i vantaggi rispetto alle altre forme di produzione dell’energia elettrica sono enormi.

Si possono sintetizzare in:

Prestazioni ottimali della centrale idroelettrica

Disponendo della portata d’acqua l’impianto può funzionare con fattori di capacità ( energie erogata su massima energia producibile nello stesso periodo )  fino al 95% . Il solare e l’eolico non superano il 20%

E’ programmabile nel breve periodo ( settimane e anche mesi ) in funzione dell’andamento del livello del lago che, entro certi limiti , fa da ammortizzatore alle oscillazioni  meteorologiche.

La potenza erogata è regolabile e quindi segue le richieste della rete anche in tempi molto rapidi.

Il generatore di tipo sincrono è in grado di produrre corrente alternata alla frequenza di 50 Hz senza richiedere inveter che comportano perdite e sostituzioni nel tempo

La ridondanza dei gruppi di generazione è poco influente su costo totale dell’opera ma permette la sovraproduzione nei momenti di “ piena “ ed è una riserva nel caso di un fuori uso per manutenzione o guasto .

L’ acqua di scarico viene restituita nel suo corso naturale in portata uguale a quella prelevata ,priva di agenti inquinanti e alla stessa temperatura di ingresso

La vita dell’ impianto è illimitata Possono servire verso i 30 anni interventi di sostituzione di parti soggette a erosione che sono a basso costo e di veloce esecuzione.

Riserva d’acqua e di energia

L’acqua che viene trattenuta nel lago rappresenta una riserva utilizzabile nei momenti di siccità sempre più frequenti e di gran danno per l’agricoltura.

Fermare l’acqua in alto vuol dire creare una riserva di energia ( i fisici la chiamano potenziale ) utilizzabile quando serve. E’ una forma di accumulo totalmente “green” e non richiede batterie  e inverter oggi obbligatori per il fotovoltaico e l’eolico .

Ove disponibili diversi altri affluenti a più bassa quota si può prevedere la realizzazione di un secondo lago in sequenza nella stessa vallata.

Smorzatore delle alluvioni 

La presenza di una capacità importante di raccolta dell’ acqua nei momenti alluvionali può ritardare  e ridurre il flusso verso il fondo valle . Questa funzionalità viene garantita mantenendo basso il livello del lago nei periodi dell’ anno a maggior rischio.

La velocità di salita del livello nel lago  è un indicatore automatico e affidabile di allerta comunicabile in tempo utile per raggiungere posizioni di sicurezza a valle.

In situazioni particolarmente a rischio la configurazione del doppio lago in sequenza aiuta molto.

Occupazione

La costruzione delle opere civili genera molta occupazione nel settore dell’ edilizia  dove è evidente a tutti una situazione di sofferenza causata anche dalla mancanza di “ grandi “ opere .

Il lavoro in cantiere e in fabbrica è tutto italiano  a partire dalla progettazione a fino al  collaudo finale.

Possono essere avviati molti cantieri contemporaneamente e nei casi favorevoli anche nella stessa vallata.

Visto che i vantaggi sono notevoli occorre risolvere i problemi che ostacolano la scelta che sono:

Impatto ambientale 

La diga costruita in cemento armato con dimensioni adeguate alla potenza della centrale può essere completamente interrata verso valle con una sistemazione a pendio o a terrazze e la successiva piantumazione di alberi di alto fusto.

L’ impianto installato nelle immediate vicinanze  occupa un piccolo edificio costruito rispettando gli stili della zona  o  , dove fattibile ,  a completa scomparsa in una galleria ricavata nella montagna.

Lo scenario  finale percepito è assolutamente  uguale a quello di un lago naturale con condizioni al contorno migliorate rispetto a quelle precedenti l’ intervento. Da qualche parte escono solo tre cavi che portano l’energia verso valle.

In queste condizioni l’ autorizzazione a costruire deve essere scontata e veloce nel tempo e si può semplificare  alzando il limite della richiesta dagli attuali 100 kW a 1000 kW.

 Costi- benefici

Il conto costi- benefici non torna  però ci sono alcune funzionalità dell’opera non facili da quantizzare economicamente  ma importanti per la sicurezza delle persone e del territorio.

Quindi la costruzione deve essere agevolata dallo Stato  prevedendo un contributo iniziale a fondo perduto e una garanzia di successivi interventi quando la produzione annuale di energia prevista nel piano finanziario risulti fortemente ridotta da situazioni meteo sfavorevoli.

Comunque il finanziamento completo si deve poter trovare nel PNRR dove ad oggi si fa fatica a vedere come sono stati spesi i primi 50 miliardi di euro e soprattutto mancano progetti importanti per il futuro.

Autore Edoardo bruno
Categoria Scienza e Tecnologia
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