Risale alla fine del secolo VIII, quella che fu definita "Denarius Sancti Petri" (Elemosina a San Pietro) che gli anglosassoni, dopo la loro conversione, decisero di inviare annualmente al Vescovo di Roma.

A questa si unirono altre iniziative simili, fino a quando Papa Pio IX, con l'Enciclica Saepe venerabilis del 5 agosto 1871, le ufficializzò nell'Obolo di San Pietro, colletta che ha luogo in tutto il mondo cattolico, per lo più il 29 giugno o la domenica più vicina alla Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

L’Obolo di San Pietro è un aiuto economico che i fedeli offrono al Papa sia per le necessità della Chiesa che per le opere di carità in favore dei più bisognosi.

A partire dal 2016, la Santa Sede ha deciso di rendere l’Obolo di San Pietro più trasparente e accessibile, istaurando un dialogo con tutti i fedeli sulla carità verso i più bisognosi. Per far ciò è stato creato il sito www.obolodisanpietro.va a cui si è aggiunta anche l'apertura dei canali social su Twitter e Instagram.

Oggi, in un comunicato della Segreteria di Stato, si annuncia che "l’Obolo di San Pietro arriva anche su Facebook prima con una pagina in lingua italiana e successivamente con le versioni in spagnolo e inglese, la cui messa online è prevista per i mesi di settembre e ottobre."

Secondo quanto riportato nel testo, "la scelta di utilizzare il social network più diffuso al mondo ha un duplice obiettivo. Da un lato creare una comunità aperta a tutti dove l’utilizzo di Facebook è capillarmente diffuso a cominciare dall’Italia; dall’altro condividere e raccontare l’attività di questo secolare Ufficio di Solidarietà.

L’Obolo di San Pietro, su Facebook, intende favorire il dialogo con tutte quelle persone che hanno un intento comune, aiutare i più bisognosi e sostenere concretamente le opere di carità. Da secoli, infatti, l’Obolo di San Pietro è impegnato a sostenere piccoli e grandi progetti in tutto il mondo, come l’ampliamento dell’Istituto Filippo Smaldone per bambini poveri e audiolesi di Kigali in Rwanda; l’assegnazione di dieci borse di studio per aiutare i giovani sfollati universitari del Kurdistan irakeno o l’apertura di una nuova scuola primaria per i bambini dalit in India.

Di queste e di altre opere di carità, e delle iniziative che attendono l’Obolo di San Pietro si parlerà con approfondimenti e notizie in continuo aggiornamento sulla pagina Facebook Obolo di San Pietro".

L'iniziativa è nata per volontà della Santa Sede in collaborazione tra Segreteria di Stato, Segreteria per la Comunicazione e Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.