Politica

Un flop il comizio della "dittatrice" Meloni in Piazza del Popolo a Roma per le prossime elezioni europee

"Qualche giorno fa il candidato alla presidenza della Commissione europea dei socialisti, tale signor Schmit, ha detto che i Conservatori europei sono una forza non democratica. In pratica io non sarei una leader democratica. Chiedo a Schlein di dire se condivide queste parole e non scappi anche stavolta. Elly è una domanda semplice: convidi sì o no che io non sia una leader democratica? Non scappare anche stavolta. Se come dice il candidato Pse Schmit non sono un leader democratico cosa sono? Sono un dittatore, e se sono un dittatore cosa si fa, la lotta armata per depormi? Sono parole deliranti, irresponsabili, gente che per raggranellare qualche il voto gioca con il fuoco. Signor Schmit spero si renda conto, perché cosa accadrebbe se qualcuno dovesse prenderla sul serio, se qualche fenomeno decidesse di passare alle vie di fatto per ripristinare la democrazia? Fornite alibi agli estremisti per avvelenare le nostre democrazie con l'odio politico. È vergognoso".

Questo passaggio è una delle tante assurdità che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha urlato oggi in piazza del Popolo a Roma, al comizio elettorale di Fratelli d'Italia per le prossime europee.

Prima di tutto era fuori luogo urlare, visto che parlando normalmente l'avrebbero sentita comunque visto che la piazza era vuota per tre quarti, considerando che un quarto era occupato dal palco di proporzioni mega galattiche. In secondo luogo, non è necessario ricorrere alla lotta armata per far cadere un dittatore, nel caso dell'Italia una dittatrice, finché esistono le elezioni per farlo. In terzo luogo, che lei sia una premier non democratica - e di conseguenza anche le forze politiche che compongono la maggioranza a sostegno del suo governo - lo dimostrano i provvedimenti che hanno presentato, hanno approvato e vogliono approvare in Parlamento. 

Avete bisogno di un esempio? Eccolo.

"L'Italia che vogliono Meloni e Salvini - ricorda Riccardo Magi di +Europa - è simile a quella del regime degli ayatollah: tutto ciò che non piace a loro deve essere vietato, e se non la pensi come loro devi essere punito.Ormai siamo alla follia. Le democrazie avanzate nel mondo legalizzano la cannabis, e in Italia? Non solo vogliono imporci la loro visione proibizionista, non solo iniziano a colpire anche i produttori di cannabis light, ora vogliono addirittura rendere reato l'immagine della foglia di canapa con un sub-emendamento al ddl sicurezza. Come se noi dicessimo che un papavero o la foglia di una vite sia illegale.Se questa legge passerà io indosseró tutti i giorni un capo di abbigliamento che riproduce la foglia della canapa, a partire dalla maglietta che ci donó Sergio Staino anni fa per la campagna Legalizziamo.È ora di dire basta a questa follia retrograda. E il modo più semplice per farlo è andare a votare, ora, a partire dalle prossime elezioni europee in cui c'è davvero in bilico il futuro dell'Europa che vogliamo".

Lo ha capito Meloni perché non è democratica?

E che sia fascista (post o neo... a discrezione di chi legge) lo dimostrano anche gli alleati di cui si circonda, in primis la Lega che a queste elezioni si fa vanto di presentare come capolista un tale che ha persino fatto il generale dell'Esercito che per promuovere la sua candidatura dice di votarlo non facendo una X (che secondo lui non esiste nella lingua italiana), ma disegnando la X simbolo della Decima Mas sul suo nome... rivolto ai nostalgici del fascismo che ritengono che i numerosissimi crimini commessi contro partigiani e civili da quella manica di delinquenti che sostennero la Repubblica di Salò siano da considerarsi atti di eroismo. Il nome del generale è volutamente taciuto perché sarebbe comunque pubblicità indiretta.

Alla dittatrice Meloni, ha comunque risposto la segretaria dem, Elly Schlein, che era a Milano per un comizio a sostegno della candidatura di Cecilia Strada:

"Giorgia Meloni ci ha accusato di voler cancellare la nostra identità. Poi ci spiegherà cosa vuol dire. Noi siamo orgogliosi della nostra identità che è antifascista e si fonda sulla Costituzione, lei non può dire la stessa cosa".

E dopo averle ricordato ancora una volta che il suo governo sta cancellando le libertà (a dimostrazione che la Meloni sia una dittatrice)  le ha poi rammentato che il nazionalismo di cui la premier si fa portabandiera in Europa ha sempre prodotto la guerra.

Il punto finale lop facciamo fare a Fratoianni, AVS, che ha ben riassunto la "performance" odierna della Meloni con queste parole:

"Il copione è vecchio ed è sempre lo stesso. Meloni dal suo palco fa la vittima, evoca complotti oscuri, tratteggia nemici e promette battaglia con lo sguardo truce e traverso.Finita la commedia vorrei ricordarle che lei è la presidente del consiglio che governa da un anno e mezzo, che fa riforme illiberali, tutela gli interessi delle banche e dei colossi dell'energia, aumenta le spese militare invece di quelle sanitarie, controlla l'informazione, si sottrae al confronto e alle domande.Non è lei la vittima, ma i lavoratori a basso reddito a cui ha negato il salario minimo, i giovani condannati ai contratti precari, le donne alle quali stanno togliendo uno ad uno i diritti conquistati. Vittime sono tutti coloro che hanno creduto alle sue promesse non mantenute.E vittime sono le giovani generazioni che stanno subendo dalla climafreghista Meloni una vera e propria dichiarazione di guerra, visto che ad ogni comizio nega i cambiamenti climatici e l'urgenza della transizione ecologica".

Pertanto, se volete continuare a vivere nella dittatura, votate uno dei partiti dell'attuale maggioranza di governo. Invece, se volete vivere in un Pese normale e in un'Europa normale, votate qualunque altra forza politica.
 

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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