La Regione tenta il blitz per stravolgere con un documento attuativo la legge sul consumo di suolo, approvata nel 2014.

Il documento, dal titolo "Criteri di individuazione degli interventi pubblici e di interesse pubblico o generale di rilevanza sovracomunale per i quali non trovano applicazione le soglie di riduzione del consumo di suolo", è stato portato giovedì all'attenzione della commissione territorio.

L'intenzione della giunta è di escludere dal computo un lungo elenco di opere di pubblica utilità e di interesse generale di carattere intercomunale come strade, autostrade, cave, impianti di trattamento rifiuti, aeroporti, linee ferroviarie, ospedali, case di cura, centri di ricerca, edilizia residenziale pubblica.

Interventi anche importanti, ma che se sottratti completamente al meccanismo delle soglie poste in legge contro il consumo eccessivo di territorio renderebbero la stessa inutile. E si tratta di una norma già assai lasca, visto che non dà ai comuni la possibilità di ridurre le aree edificabili rispetto a quanto previsto dai PGT vigenti e che non interviene sui 530mila metri quadrati già destinati al cemento.