A circa una decina di miglia nautiche al largo di Lampedusa, in acque italiane, una bambina di 3 anni (per alcune fonti 5) ha perso la vita nell'ennesimo naufragio di un barcone dove si trovavano una quarantina di persone. La piccolina, dopo essere stata soccorsa, è deceduta al Poliambulatorio dell'isola.

Naturalmente, gli assatanati post-fascisti che perdono il loro tempo a supportare la propaganda sovranista intenta a dimostrare che le ong siano direttamente o indirettamente dei trafficanti di esseri umani, queste notizie non le riportano e se lo fanno è per dimostrare la teoria che la presenza di navi umanitarie nel Mediterraneo centrale sia da considerarsi un fattore di traino (pull factor) alle partenze dal nord Africa.

Una "cretinata" propagandistica smentita dalle statistiche e dalle cronache, dato che le partenze dalla Libia proseguono al di là che in mare ci siano o meno navi delle ong. Lo sostengono pure i ricercatori dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), ma nonostante ciò i post-fascisti non demordono.

Le navi delle ong hanno iniziato la loro attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo quando i Paesi Ue hanno ritirato le loro navi militari che operavano in tal senso, limitando l'attività ad un pattugliamento aereo che non permette però di salvare le persone in difficoltà.

Le ong, sempre in base ai dati ufficiali del ministero dell'Interno, contribuiscono solo per un 15% all'arrivo di migranti in Italia, però i post-fascisti vogliono far credere che a causa loro l'Italia sia a rischio invasione... di non bianchi e non cristiani! Naturalmente, i post-fascisti pretendono pure di non esser definiti razzisti!

Adesso, dopo aver dovuto far marcia indietro nel tentativo di ripetere il teatro nesso in piedi da Matteo Salvini già durante il primo governo Conte, il governo post-fascista di Giorgia Meloni ha deciso di ostacolare l'attività delle ong, con la sola conseguenza di causare un aumento del numero di persone che finiranno per annegare nel Mediterraneo, licenziando un "codice di condotta" cui dovrebbero sottostare per poter operare, si presume, in acque italiane.

Di cosa si tratta lo ha riassunto il ministro dell'Interno Piantedosi (una specie di marionetta agli ordini di Matteo Salvini) che in una intervista al Foglio ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Non c'è, da parte del governo, alcun tentativo di criminalizzare [le ong che effettuano salvataggi in mare, ndr], purché, però, la loro azione non sia tesa deliberatamente a configurarsi come un'azione contro il governo. In quel caso non possiamo restare passivi. Le accuse che ci vengono rivolte sul piano umanitario sono, devo dirlo, quelle che trovo più disdicevoli. Ma a dimostrazione che non è quella della criminalizzazione, la nostra bussola, posso anticipare che nel prossimo codice di comportamento per le ong, che contiamo di definire nelle prossime settimane, abbiamo l'ambizione di procedere a rafforzare le sanzioni amministrative anziché perseguire la via penale, com'è stato fatto nel recente passato. Come avviene già in molti altri ambiti del codice: una gradualità delle sanzioni che arriva, sì, fino al sequestro.  ... Non si può non vedere che la presenza delle ong nel Mediterraneo costituisce un fattore di attrazione, un incentivo alle partenze. Funziona così: una nave più piccola viene schierata in prossimità delle coste della Libia, mentre la nave più grande resta più distante, pronta ad accogliere i migranti appena trasbordati subito dopo. Come può, questo, non essere un incoraggiamento delle partenze?Col mio omologo Darmanin [ministro dell'Interno francese, ndr] ci siamo confrontati nella sede a ciò preposta, e cioè il Consiglio per gli Affari interni dell'Unione europea. E sul merito delle misure da prendere, i nostri interventi sono stati perfettamente sovrapponibili. Dove conta davvero, nell'assise più importante a livello comunitario, non s'è registrata alcuna divergenza di vedute". 

Che cosa questi post-fascisti abbiano intenzione di fare, dal punto di vista operativo, lo riporta l'Ansa, citando "fonti vicine al dossier":

"I soccorritori dovranno chiedere immediatamente a bordo, ai migranti che sono stati messi in salvo, la manifestazione di interesse sull'eventuale domanda di protezione internazionale dei migranti, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell'accoglimento del migrante dopo lo sbarco.Inoltre, secondo un'altra norma del nuovo codice, nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi immediatamente dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi". 

Nel frattempo, sono stati soccorsi dalla Guardia costiera italiana i 161 intercettati dalla Astral di Open Arms, a bordo di in peschereccio, e sbarcati a Lampedusa.

Alla  Sea Eye 4 che si trova al largo della Sicilia, con 63 migranti a bordo, l'MRCC di Roma ha indicato Livorno come PoS per il loro sbarco (una destinazione che probabilmente richiede tre giorni di navigazione. E a questo punto perché non Savona o Trieste?), a dimostrazione di quanto sia meschina e inumana, la strategia del governo post-fascista guidato da Giorgia Meloni.