Presa diretta, la trasmissione di Rai 3 di Riccardo Iacona, lunedì 28 settembre, partendo dalla vicenda legata alla nuova sede della Lombardia Film Commission che ha portato agli arresti di tre commercialisti legati alla Lega, ha cercato di spiegare che fine possono aver fatto i famosi 49 milioni indebitamente ricevuti dalla Lega Nord di Bossi che, adesso, la Lega di Salvini si è impegnata a restituire in 80 anni, ma senza interessi.

L'11 settembre la Guardia di Finanza, su richiesta della Procura di Milano, ha eseguito l'arresto di  tre commercialisti coinvolti in un'inchiesta con al centro la Lombardia Film Commission e la compravendita di un immobile a Cormano nel Milanese. Sono Michele Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni

Il servizio di Presa Diretta svela, in relazione all'immobile di Cormano, un modus operandi che non sembra riferirsi solo a quell'episodio, perché i tre commercialisti sembrano essere al centro di operazioni finanziarie che riguardano anche i famosi 49 milioni di euro di rimborsi elettorali, indebitamente percepiti dalla Lega e poi spariti. 

In pratica, quanto accaduto con l'immobile di Cormano, è ciò che sistematicamente la Lega di Salvini avrebbe fatto per occultare e riutilizzare i soldi indebitamente ottenuti dalla Lega di Bossi, dopo che nel marzo del 2012 scoppia lo scandalo che svela come l'allora tesoriere  Francesco Belsito spendesse i soldi dei rimborsi elettorali. Uno scandalo che travolge Bossi, la sua famiglia e il partito, che verrà rifondato con alla guida Roberto Maroni, prima, e poi dal dicembre del 2013 Matteo Salvini

Belsito, l'ex tesoriere della Lega, ha sempre sostenuto che i 49 milioni quando Bossi ha lasciato la segreteria c'erano ancora, ma nello spazio di 6 anni i soldi spariscono. Sono più di 8 milioni di euro all'anno. Anche Daniela Cantamessa, storica segretaria di Bossi, conferma che i 49 milioni, tutti o quasi, non erano stati spesi quando Bossi era segretario. Ma dopo che viene sostituito alla segreteria del partito, la Lega inizia a spendere soldi senza guardare per il sottile, come dimostrerebbero consulenze da 600 euro l'ora. La Cantamessa si dice sconcertata da quanto sta avvenendo e avverte l'allora segretario della Lega Lombarda, Matteo Salvini. Che cosa fa Salvini? Nulla.

In pratica che cosa ipotizza, ma non dimostra, il servizio di Presa Diretta? Che i commercialisti oggi finiti ai domiciliari avrebbero utilizzato un sistema, lo stesso utilizzato per l'immobile di Cormano, per fare uscire i soldi dalla Lega, in quel caso Nord, per farli poi rientrare, in parte, nella Lega Salvini Premier. Si tratta di una pura e semplice operazione di riciclaggio con soldi che vengono "ripuliti" e con coloro che li ripuliscono che si prendono una percentuale per il "lavoro" svolto. Soldi che, tramite una filiale di Ubi Banca a Seriate, dove il direttore è amico di uno dei commercialisti di cui sopra, prendono anche la via di paradisi fiscali.

Naturalmente questo, va sottolineato ancora una volta, è quanto emergerebbe dall'inchiesta di Presa diretta e non quanto la magistratura, per il momento, avrebbe accertato, ma è quello su cui starebbe investigando.

Il perché di tutto questo? Beh... in questo caso si può solo ricorrere alla fantasia, cercando un supporto nella logica. Che cosa fareste voi nel momento in cui veniste a sapere che una montagna di soldi che avete a disposizione dovrete poi restituirli?

La Lega è possibile che abbia pensato di farli sparire come Lega Nord per poi riciclarli in un altro partito, la Lega Salvini Premier, sperando che in tal modo quei 49 milioni non dovessero essere restituiti... anche se poi non è stato proprio così. 

Ma quei 49 milioni Salvini li ha mai utilizzati o no? Una domanda a cui Salvini, però, si è sempre rifiutato di rispondere, sin dal momento in cui gliela ha posta in un faccia a faccia tv Matteo Renzi...