Bufera in borsa su Fiat Chrysler (FCA) e Renault, accomunate entrambe da forti perdite, anche se per motivi diversi. La FCA è stata querelata da due concessionarie di Chicago per avere falsificato il numero di auto vendute. Secondo l'accusa i concessionari sarebbero stati pagati per dichiarare come vendute auto che in realtà avevano ancora in carico. Questo avveniva regolarmente all'ultimo giorno di ogni mese. Le cifre venivano, poi, riaggiustate il giorno successivo, in modo che non scattassero le garanzie. Funzionari della FCA ne sarebbero stati perfettamente al corrente e, anzi, avrebbero anche premiato i rivenditori locali per aver raggiunto i target prefissati. Non ci sono commenti da parte dell'azienda, che sostiene di non aver ricevuto ancora nessuna notifica. L'ufficio di FCA che si occupa dei rapporti con gli investitori avrebbe fatto sapere, in modo informale, che si tratterebbe di una vicenda priva di senso, dal momento che il calcolo dei ricavi avviene sui veicoli consegnati, non su quelli venduti. Le azioni di FCA alle due del pomeriggio avevano perso il 9,8% e valevano circa 6,7 euro. La contrattazione è stata, poi, sospesa per eccessiva volatilità. Per quanto riguarda Renault, i guai sono cominciati quando l'agenzia di stampa francese AFP ha reso noto che gli uffici della casa automobilistica a Boulogne-Billancourt erano stati perquisiti ed il motivo sarebbe stato legato ad una verifica dei controlli sulle emissioni. L'azienda ha fatto sapere che la perquisizione è stata condotta da appartenenti all'ufficio per la tutela dei consumatori del ministero dell'Economia e che ha riguardato anche gli stabilimenti di Lardy e Guyancourt. I controlli sarebbero serviti per convalidare le risultanze di una commissione tecnica nominata dal governo, che, comunque, non avrebbe riscontrato alcuna irregolarità nella misurazione delle emissioni nocive da parte di Renault. In borsa, anche la quotazione del titolo della casa francese è andato giù a picco, scendendo a circa 69 euro, con una perdita del 20%. La peggiore quotazione da 20 anni a questa parte. C'è da dire che in borsa ha sofferto oggi tutto il comparto auto, a seguito della notizia comparsa sulla stampa russa di un calo delle vendite di auto nel paese pari al 36%.