Questo venerdì, le Commissioni Bilancio di Camera e Senato si sono riunite presso la Sala del Mappamondo per conoscere alcuni pareri sulla legge di bilancio per il 2019.

A mezzogiorno, c'è stato l'intervento del vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Signorini che nei confronti della "manovra del popolo" non ha taciuto le proprie perplessità, definendo "ambizioso il conseguimento degli obiettivi di crescita prefigurati dal Governo per il prossimo anno".

"Le informazioni resesi disponibili nelle ultime settimane - ha proseguito Signorini - hanno confermato i segnali di indebolimento dell’economia... la volatilità sui mercati finanziari è aumentata e i premi per il rischio rimangono elevati.

Nel complesso questi andamenti rendono ambizioso il conseguimento degli obiettivi di crescita prefigurati dal Governo per il prossimo anno.

L’aumento dello spread è già costato al contribuente quasi 1,5 miliardi di interessi in più negli ultimi sei mesi, rispetto a quanto si sarebbe maturato con i tassi che i mercati si aspettavano ad aprile."

Stando così la situazione, lo spread ci "costerebbe oltre 5 miliardi nel 2019 e circa 9 nel 2020, se i tassi dovessero restare coerenti con le attuali aspettative dei mercati".


E a proposito di spread, il suo attuale andamento,  dopo aver oscillato in una fascia tra i 300 e i 320 punti, adesso sembra orientato a stabilizzarsi tra i 290 ed i 300.