La corsa allo spazio tra miliardari non si ferma. Dopo aver perso il primo contratto con la Nasa per costruire un lander lunare per il programma Artemis, Jeff Bezos e la sua azienda Blue Origin hanno ottenuto una seconda chance.

La Nasa, infatti, venerdì scorso ha annunciato di aver assegnato a Blue Origin un contratto da 3,4 miliardi di dollari per fornire un lander lunare per una missione, la Artemis V, che dovrebbe partire nel 2029.

Il programma Artemis ha l'obiettivo di riportare gli astronauti sulla luna per esplorare la regione del polo sud del nostro satellite. Per realizzare il progetto, Blue Origin collaborerà con altre aziende aerospaziali, tra cui Boeing e Lockheed Martin. 

Il contratto di Blue Origin potrebbe segnare una svolta positiva per l'azienda dopo una serie di ritardi e contrattempi, tra cui il lancio fallito di New Shepard, lanciatore suborbitale con decollo e atterraggio verticali, dello scorso settembre. Blue Origin ha identificato la causa del problema e spera di riprendere i voli di New Shepard entro quest'anno.

Per il contratto del lander lunare, Blue Origin ha battuto un secondo team guidato da Dynetics, una società con sede a Huntsville, sussidiaria di Leidos, che opera nel settore della difesa.

Il programma Artemis prevede soggiorni di settimane sulla superficie lunare anziché solo di giorni, come avveniva negli anni '60 e '70.
 
A SpaceX è stato chiesto di portare due astronauti sul polo sud della Luna tra il 2025 e il 2026, e poi di nuovo nel 2028. Queste sono le missioni Artemis III e Artemis IV. Poi, sarà la volta di Blue Origin proseguire il programma.

Il lander progettato da Blue Origin, il "Blue Moon", è alto 16 metri ed ha un peso di 45 tonnellate. Prima di portare un equipaggio sulla luna, il lander sarà testato con un volo di prova che sarà effettuato dodici mesi prima della sua missione inaugurale. Il lander dovrà essere in grado di trasportare, in ogni missione, perlomeno 20 tonnellate di materiale.