Torna a Firenze, il giorno di Pasqua, il tradizionale appuntamento con lo Scoppio del Carro
Come ogni anno (ad eccezione del 2020 non effettuato a causa del covid) il giorno di Pasqua, in una delle Piazze più belle del mondo, Piazza del Duomo, torna lo “Scoppio del Carro”.
Una tradizione molto antica e molto sentita dai fiorentini e molto apprezzata dai turisti, che risale ai tempi della prima crociata, quando i crociati assediarono ed espugnarono Gerusalemme.
La leggenda narra che il primo a salire sulle mura della Città Santa fu il capitano fiorentino Pazzino dè Pazzi, che per questo ricevette in dono alcune schegge del Santo Sepolcro. Quando Pazzino rientrò a Firenze le schegge vennero poste a Palazzo Pazzi, successivamente nella Chiesa di Santa Maria Sopra Porta poi nominata chiesa di San Biagio e nel 1875 quando la chiesa fu soppressa vennero portati nella Chiesa dei Santi Apostoli, dove si trovano oggi.
Da quando le schegge giunsero a Firenze, si diffuse l’abitudine di accendere il fuoco con le suddette pietre, fuoco che poi veniva benedetto e distribuito a tutte le famiglie. La manifestazione sarà tenuta a porte chiuse e in forma ridotta rispettando le norme anti covid e saranno presenti solo le autorità. Non è previsto il corteo del Brindellone e dei figuranti con i costumi storici e nemmeno quello dei Banderai degli Uffizi.
Quando il carro trainato dai buoi giunge in Piazza del Duomo gli animali vengono staccati dal carro, cui viene legato un filo di ferro, che lo collega con l’altare della Cattedrale. Dall’altare mettono sul filo la “Colombina”, un piccolo razzo che assomiglia a un piccione bianco con in becco un ramoscello d’ulivo.
Nel frattempo in Piazza del Duomo ci sarà il sorteggio del Calcio Storico Fiorentino per l’abbinamento delle partite del torneo di San Giovanni che, Covid permettendo, si svolgerà nel prossimo mese di giugno. Al canto del “Gloria in excelsis Deo”, viene dato fuoco alla miccia della “Colombina”, l’usanza popolare vuole che vada ad incendiare i fuochi d’artificio disposti sul Brindellone, che durano una ventina di minuti; una volta incendiati i fuochi, la Colombina dovrebbe tornare indietro sull’Altare Maggiore, da dove era partita.
Se dovesse andare diversamente, il raccolto nei campi non darà buoni frutti perchè molto probabilmente si verificherà un tempo climatico non ottimale.
Detti popolari? Forse. Infatti l’ultima volta che la “Colombina” rimase incastrata dopo l’accensione del Carro, senza ritornare all'altare fu nel 1966: infatti, quell’anno a novembre ci fu l’alluvione di Firenze. Da segnalare, che fino a cinquanta anni fa questa cerimonia si svolgeva la vigilia di Pasqua; il carro (foto del sito del comune di Firenze) è quello del quattrocento, ma più volte restaurato.