Gilberto Idonea e quella Sicilia che ha saputo conquistare i colori del mondo. Da "La Piovra" a "Malena", dall'"Onore e il rispetto" a "Montalbano". Tutti i segreti dell'intramontabile successo di Gilberto.
Gilberto Idonea è attualmente sul piccolo schermo con L'Onore e il rispetto. A lui abbiamo chiesto qualche indiscrezione circa il proseguo della serie e ci ha risposto così:
“Non so dirvi con esattezza se concluderemo la serie con questo capitolo, certo potremmo dirci addio oppure no, abbiamo girato varie opzioni. Deciderà il produttore”.

Gilberto ha lavorato tra una battuta e l'altra, gli abbiamo chiesto come mai i polizieschi riescano al giorno d'oggi a tenere milioni di telespettatori incollati dinanzi al televisore, ma soprattutto come mai il "cattivo" ha successo più dei "bello".
“I personaggi negativi sono spesso anche i più amati perché riescono ad intrigare di più. Non a caso gli autori cercano sempre di donar loro un'aria misteriosa e una storia complessa, che va ad intrecciarsi con altre situazioni. Perché hanno ancora successo? Perché non sono mai trattati con pesantezza,
è un mix di poliziesco, storie d'amore, storie di vita e del quotidiano. Il pubblico ricerca anche la leggerezza”.

Tra i suoi lavori più grandi, meritano di esser citati "La Piovra" e "Malena" col grande Tornatore. Cosa ricordi di queste due esperienze lavorative?
“La Piovra è stato l'apoteosi dei film sulla mafia ed è stato tra l'altro il lavoro che mi ha portato ad esser noto anche al di là dei confini italiani. Pensate che quando mi sono recato in Russia per girare una Fiction su Anna German fui riconosciuto in aeroporto proprio per il ruolo che interpretavo. Peccato che in Rai decisero che la Piovra offendeva la Sicilia e decisero di non farla più”.

Hai progetti per il futuro?
“Ci sono varie cose a cui posso lavorare, ma ho un contratto che scade nel 2018 ed ho deciso di rispettarlo fino alla fine. Vedremo e incrociate le dita anche per me”.