"La situazione economica precipita e il Governo Meloni brancola nel buio. Si preannuncia una manovra di tagli, lacrime e sangue, con una destra totalmente assente e distante dai problemi reali dei cittadini. La demagogia prevale sulla logica dei provvedimenti e restano le briciole per affrontare alcuni tra i temi più importanti del Paese: sanità, pensioni, energia. Anziché sostenere le fasce più deboli, Meloni e i suoi si dedicano ai condoni che aiutano furbetti ed evasori. Significa ignorare gli interessi dell'Italia. Significa non avere a cuore il futuro del nostro Paese".

Così, quest'oggi, il commento del Pd di Elly Schlein sul Governo Meloni. Un commento alquanto appropriato, come dimostra la dichiarazione social, sempre di oggi, della premier Giorgia Meloni

"Leggo che questo spot [di Esselunga. ndr] avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante".

Un commento che ha mandato in tilt il suo (presunto) alleato, Matteo Salvini, che, in rincorsa, si è sentito in dovere di esprimere anche lui un "pensierino" sull'argomento... con ben un paio d'ore di ritardo:
 
"Dare voce ai tanti genitori separati, a quelle mamme e a quei papà quasi mai citati e spesso troppo dimenticati, al legame indissolubile con i figli. Trasformare uno spot in uno splendido messaggio di Amore e Famiglia merita solo sorrisi. Come fa certa gente a insultarlo e deriderlo solo perché non narra il "modello" che vorrebbero loro?"

E visto che la "reclame" aveva come scopo quello di  pubblicizzare un supermercato, il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha pensato di approfittarne in questo modo:

"Presidente Giorgia Meloni, vedo che commenta lo spot di una nota catena di supermercati, ma che non dice nemmeno una parola sul carrello della spesa di milioni italiani, separati e non. Per loro anche una pesca rischia di diventare un lusso. L'Italia attende risposte".

Sulla stessa linea, ma forse più incisivo, il commento di Carlo Calenda di Azione:

"Oggi la ruota della perdita di tempo della politica italiana si è fermata sulla casella spot. Cosa ci dice quello spot? Niente. Tranne che a Esselunga sanno davvero fare il loro lavoro. Ora ci sarebbe il problema della sanità. Non c'è lo spot ma ci sono le liste d'attesa. Siamo un branco di decerebrati e meritiamo l'estinzione".

Ma le stupidaggini promosse da Salvini e Meloni non sono fini a se stesse... servono infatti a mascherare le tante porcherie del governo. Le ultime in ordine di tempo? 

Basta solo scorrere le cronache.

Questo è quanto ci fa sapere il Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato, settore Trasporto Pubblico Locale: 

Nella serata di ieri, 26 settembre 2023, si è consumata l'ennesima aggressione all'esercizio del diritto di sciopero; il ministro delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, ha imposto la riduzione a 4 ore dello sciopero nazionale degli Autoferrotranvieri indetto dalla USB Lavoro Privato per l'intera giornata del 29 settembre…le motivazioni? “Lo sciopero del 29 settembre avrebbe potuto creare forti disagi alla popolazione che si sarebbe vista limitare il proprio diritto alla mobilità.”  Ma non è finita qui: si parla dei "eventi di rilevanza internazionale quali la manifestazione sportiva “Ryder Cup 2023” in corso nella città di Roma". Evidentemente al Ministro interessa più un campionato di Golf che i diritti dei lavoratori del trasporto pubblico. Che il ministro Salvini non abbia mai brillato per perspicacia è oramai un dato di fatto, ma ieri con l'ordinanza a sua firma abbiamo raggiunto apici di surrealismo politico!Uno sciopero di carattere politico e per questo molto scomodo, uno sciopero che mette in discussione le politiche di questo governo, che oltre a rivendicare salari e condizioni di lavoro dignitosi e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, vuole evidenziare la necessità di combattere proprio l'attuale legge sulla regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali.Questa assurda ordinanza svilisce tutta la storia ed il valore del diritto di sciopero, quale unico mezzo di rivendicazione dei Lavoratori, a maggior ragione per gli Autoferrotranvieri sopraffatti da anni di privatizzazioni selvagge, bassi livelli salariali e tutele ridotte al minimo che hanno polverizzato e martoriato la categoria.Forse pretendiamo fin troppo da qualcuno che il mondo del Lavoro non lo ha mai vissuto sulla sua pelle, da qualcuno che non sa cosa significhi uscire di casa per andare a lavorare e non fare più ritorno, qualcuno che non conosce la frustrazione di chi quotidianamente cerca di tirare a campare con salari irrisori nonostante le enormi responsabilità della mansione che ricopre.Forse pretendiamo troppo da chi tra la propaganda sui migranti ed un progetto di qualche ponte piazzato qua e là in mezzo al mare, non sa nemmeno cosa sia un mezzo di trasporto pubblico.USB Lavoro Privato non è disposto a subire in silenzio questo ennesimo attacco ad un diritto costituzionale.4 ore non bastano ai lavoratori per rivendicare i propri diritti, lo sciopero del 29 settembre 2023 di 24 ore lo posticipiamo al 09 ottobre 2023 sempre di 24 ore, per permettere a tutti gli autoferrotranvieri di poter scendere in piazza e manifestare il loro dissenso; una giornata, quella del 09 ottobre 2023, che per tutti gli autoferrotranvieri si trasforma in un grande impegno di mobilitazione per il diritto dell'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Questo, invece, è ciò di cui ci informa Riccardo Magi, di Più Europa:

"Più di 400 persone migranti in un hub che potrebbe ospitarne 150. Questo è il sistema d'accoglienza che Meloni e Salvini hanno in mente. L'hub di via Traves a Torino era nato per l'emergenza freddo ed era destinato ai senza fissa dimora. Oggi invece è stato trasformato in un centro accoglienza in cui i migranti attendono in una sorta di limbo. Questa è l'ennesima fotografia della mancanza di prospettiva e strategia dell'azione di governo".

E di esempi come questi se ne potrebbero portare altri... infiniti altri, che dimostrano quello che ormai è evidente a tutti: più aumentano i problemi, più il governo Meloni - invece di risolverli - risponde con la propaganda: porcherie e stupidaggini.