Sigaretta elettronica e sicurezza. Quanto è efficiente il Controllo della Temperatura?
PREMESSA
Riprendono le pubblicazioni su Scienza e Svapo.
Il post di oggi per condividere ciò che penso riguardo il controllo della temperatura applicato alla sigaretta elettronica e quanto reputo efficace tale tecnologia nell'ottica di uno svapo sicuro...
Ti illustrerò le mie tesi a riguardo, dati alla mano, in quanto non sono in completa linea con i guru che sostengono a spada tratta che il controllo della temperatura sia la strada unica e vera a garanzia della totale sicurezza.
Cosa intendo in questa caso con sicurezza? Avere la totale certezza di evitare i punti critici di surriscaldamento del sistema atomizzatore (capirai tra poco il motivo di tale definizione), restando lontano da elementi dannosi provenienti dalla degradazione degli elementi del liquido, dalla bruciatura del cotone o dal surriscaldamento eccessivo della resistenza.
Il post non è quindi propriamente diretto ai neofiti od a chi è ai primi approcci con la sigaretta elettronica ma reputo comunque interessante per tutti l'argomento, in quanto alcune nozione saranno di carattere generale e potrebbero essere utili non soltanto a chi utilizza il controllo della temperatura.
L'ERRORE CHE SI COMMETTE
Questa rappresentazione diverrebbe reale se, a deck aperto (a pressione atmosferica), tendessimo ad erogare corrente verso la resistenza. Effettivamente accadrebbe che questa si surriscalderebbe, probabilmente portandosi vicino al punto di fusione della lega stessa ma...l'atomizzatore non è composto soltanto da un deck e due post sui quali alloggiare l'elemento resistivo...
L' ATOMIZZATORE
L'atomizzatore è un sistema (come anticipato) nel quale entrano in gioco 3 grandezze fondamentali:
- Il liquido
- La resistenza
- L'aria
Sono cosciente che sto semplificando molto il discorso, quindi non me ne vogliano i modder ed addetti al settore. E' però ciò che a noi è sufficiente per comprendere.
L'equazione riportata in bianco è ciò che meglio esprime il concetto di equilibrio, termico nel caso specifico.
Fin tanto che l'atomizzatore sarà bene alimentato con il giusto flusso di aria verso la resistenza e questi saranno sufficienti a sottrarre il giusto calore dissipato dalla resistenza (i Joule), ciò che accadrà sarà quanto segue, che va in totale contrapposizione con al prima immagine che ti ho mostrato.
IL LIQUIDO
Essendo in presenza di una soluzione il più delle volte Glicole Propilenico + Glicerolo Vegetale, aromi ed eventuale nicotina aggiunta, quindi fondamentalmente solvente + soluto, ciò che determina il punto di temperatura di equilibrio non è il circuito della box in primis, ma come andremo a bilanciare il sistema descritto.
Con questo non sto sostenendo la completa inutilità del Controllo della Temperatura , sto soltanto dimostrando con esempi semplici e pratici come questo non sia il tassello fondamentale per arrivare ad uno svapo il più possibile sicuro. Resta sicuramente un aiuto...
QUANDO IL CONTROLLO DELLA TEMPERATURA SALVA VERAMENTE?
Esiste un caso soltanto dove reputo il controllo della temperatura veramente efficace in termini salutistici. Quando il sistema atomizzatore non garantisce un'alimentazione del liquido circa costante, ma anzi con ampie variazioni nel tempo. Sto parlando dei dripper...
Per chi non li conoscesse sono atomizzatori che non prevedono un sistema a serbatoio con livello del liquido visibile, ma necessitano di alimentazione in totale nostra gestione.
In questi casi può accadere che le sole papille gustative non aiutino a comprendere quando il liquido stia finendo ed il cotone si stia seccando, pertanto in questo caso avere una protezione verso le alte temperature può essere un grande aiuto.
CI RIVEDREMO PRESTO!
Quanto accennato nel post puoi approfondirlo in totale autonomia. Ti invito a spulciare tra i video del mio canale Youtube oppure avere un po di pazienza, in quanto tra non molto riaffronteremo l'argomento in live sul canale di Lallo SVAPO al quale ti invito caldamente ad iscriverti!