Scienza e Tecnologia

L'efficientamento energetico deve camminare di pari passo insieme alla energie rinnovabili

Nonostante nel 2016 la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sia cresciuta esponenzialmente in termini di volumi con +215 terawattora, e con Cina e Germania ai primi posti nella crescita, le emissioni di anidride carbonica sono rimaste più o meno stabili.

Che cosa è possibile ricavare da questa evidenza? Che le fonti rinnovabili, siano esse il sole, il vento, il mare o il calore della terra, risultano inesauribili, pulite e più sicure rispetto ai combustibili fossili o a quelli nucleari, ma oltre ad incrementare il ricorso alle energie rinnovabili è anche necessario metter mano a politiche di efficientamento energetico in modo da rendere il contributo di tali energie più incisivo in relazione ai consumi di energia.

A livello globale l'energia solare è cresciuta del 33%, con Cina, Stati Uniti e Giappone che si collocano ai primi tre posti; l'energia elettrica da geotermia è cresciuta del 7%, con il Kenya che ottiene da fonti geotermiche il 48% del suo fabbisogno. Però, a livello globale, queste fonti rappresentano appena lo 0,3% dell'energia prodotta.

Cina e Germania sono ai primissimi posti sul fronte delle fonti rinnovabili. Ma in termini percentuali la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nell'ultimo anno - a livello globale - è stata del 15% inferiore rispetto al trend del 16% degli ultimi 10 anni.

In Italia, nell'ultimo anno, il 14% della domanda di energia elettrica nazionale è stato coperto da fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas è stato invece dato da progetti di efficientamento energetico e dalla conseguente diminuzione dei consumi.

Secondo Giovanni Campaniello, fondatore ed amministratore unico di Avvenia, «se questo trend sarà costante, è proprio grazie all'efficienza energetica che avremo entro la fine del 2017 una riduzione delle emissioni del 30% rispetto al 2016

Secondo le previsioni di Avvenia, nel 2017 il risparmio di energia primaria supererà le 4,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, con la Lombardia, la Puglia, l'Emilia Romagna, il Veneto ed il Lazio che, grazie a politiche di efficentamento, si confermeranno tra le regioni più virtuose.

Autore Mauro Sartini
Categoria Scienza e Tecnologia
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