Il compagno Matteo Orfini in qualità di presidente del Partito Democratico, su facebook, ha sentenziato: «Invito il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia a salire sul palco della Festa de l'Unità di Roma, o dove preferisce, e a confrontarsi con me sul referendum costituzionale, ma per favore non tiriamo in ballo la Resistenza: la Resistenza è di tutti.»

Ma per non correr rischi, il compagno Orfini, in un'intervista all'Huffington Post, ha precisato: «Non mi risulta che a loro sia stato vietato di parlare. Se così fosse sarebbe grave. Noi siamo totalmente convinti delle ragioni del sì e non abbiamo timore di confrontarci. Ai dibattiti infatti partecipano molti comitati per il 'no' ed esponenti della società civile contrari alla riforma. Cosa diversa è chiederci di ospitare i banchetti del 'no'. Questo non è possibile.»

Il compagno Orfini ha fatto confusione, normale confondersi per uno nato bersaniano e poi ritrovatosi ad essere più che convinto renziano... la confusione per persone simili è uno stile di vita. Dove si è confuso il compagno Orfini? Ma nel definire banchetti del No, i banchetti che, prima di tutto, sono dell'Anpi.

Poi se, tra l'altro, in quei banchetti gli esponenti dell'Anpi promuovessero, e non è detto che tutti in quella associazione siano della stessa opinione, anche le ragioni del No al referendum confermativo d'autunno spiegandone i motivi... dove sarebbe il problema? In quel caso, non si confronterebbero con dei convinti sostenitori del Sì iscritti al Partito Democratico?