La circolazione atmosferica sull'Europa occidentale e meridionale sta subendo una profonda mutazione. Dopo molti giorni di dominio quasi assoluto dell'alta pressione, una vasta saccatura in arrivo dal Nord Atlantico sta entrando in queste ore tra la Spagna e la Francia. Il flusso in quota al traverso delle Alpi evolverà nella genesi di una profonda depressione tra il Golfo del Leone e il Golfo di Genova, una dinamica classica per le perturbazioni in arrivo da occidente, ma anche uno sviluppo in grado di dar luogo a fenomeni molto intensi sul nostro Paese.Il contrasto con la massa d'aria preesistente sarà molto importante, così come lo saranno il contributo del vento in quota - la corrente a getto - e l'orografia delle nostre regioni occidentali con le Alpi e l'Appennino ligure e settentrionale ad accompagnare la formazione del minimo e a frenare il flusso, permettendo un accumulo di umidità cui corrisponderanno delle precipitazioni abbondanti. La caduta della pressione atmosferica, circa 20 hPa in 24-36 ore, sarà favorita anche da un notevole contributo di vorticità e innescherà dapprima un moderato scirocco, poi venti occidentali tra ponente e libeccio molto sostenuti, cui naturalmente corrisponderà anche un rapido aumento del moto ondoso dei mari che bagnano il centro-nord.

Così il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare ha riassunto le caratteristiche della tempesta che sta investendo l'Italia soprattutto al nord in queste ore e che nelle successive è prevista spostarsi al centro-sud, lungo la costa tirrenica.

Nelle scorse ore si sono registrate numerose frane. Importante per dimensioni e conseguenze quella in Savoia, che ha causato la chiusura, con tempi di riapertura non ancora comunicati, del traffico ferroviario tra Italia e Francia attraverso il tunnel del Frejus. Disagi anche per il traffico autostradale tra Italia e Francia, sia in relazione a quello del tunnel del Frejus che a quello dell'autostrada A43

Forti piogge, in alcune occasioni anche bombe d'acqua, in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli, in alcuni casi accompagnate anche da fortissime raffiche di vento che hanno costretto i vigili del fuoco ad effettuare numerosi interventi.

Ieri sono stati impegnati nelle province di Alessandria, Vercelli, Novara e Asti per le operazioni di messa in sicurezza di coperture, alberi abbattuti, pali pericolanti con oltre 200 gli interventi.

Nella notte, oltre 60 gli interventi fatti a causa del maltempo per soccorrere persone in difficoltà, per contrastare i danni causati dall'acqua, per mettere in sicurezza o rimuovere gli alberi caduti nell'area tra Genova e Rapallo. Ma anche a Sondrio si sono registrati problemi a causa  dell'esondazione del torrente Frodolfo, che ha richiesto l'evacuazione precauzionale di alcune abitazioni ed operazioni di prosciugamento di cantine e garage.

Per le forti piogge su Milano si sono ingrossati i fiumi Seveso e Lambro, adesso monitorati. Poco dopo mezzogiorno, una forte pioggia si è abbattuta su Trieste, con i tombini che sono saltati, a causa del flusso d’acqua, in diversi punti della città, causando allagamenti. Il vento, secondo il bollettino della Protezione regionale Fvg, ha raggiunto i 73 chilometri orari.