Scienza e Tecnologia

Attacco hacker alla Siae, chiesto un riscatto per non diffondere 60GB di dati

Attacco hacker alla Siae, chiesto un riscatto per non diffondere 60GB di dati

"La Siae non darà seguito alla richiesta di riscatto. Abbiamo già provveduto a fare la denuncia alla polizia postale e al garante della privacy come da prassi.

Verranno poi puntualmente informati tutti gli autori che sono stati soggetti di attacco.

Monitoreremo costantemente l'andamento della situazione cercando di mettere in sicurezza i dati  degli iscritti della Siae".

Questo è quanto dichiarato all'Ansa dal dg della Siae, Gaetano Blandini, a seguito dell'attacco hacker di cui la società è stata vittima il 18 ottobre.

Stavolta, nessun computer è stato bloccato, nessun dato dato è stato criptato.  Il problema è che sono stati sottratti 60 Gigabyte di dati custoditi da Siae, inclusi conti correnti, fatture e contratti. 

L'avvenuta sottrazione dei dati è stata scoperta il giorno successivo al furto e sono state avviate le indagini per identificare gli autori che hanno già chiesto un riscatto per non diffonderli in rete.

A condurle è la Polizia postale, attraverso il compartimento di Roma del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche). 

Autore Romolo Dettori
Categoria Scienza e Tecnologia
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