Sabato 22 ottobre il BQ De Nott (Via Bussola 9) ci catapulta negli anni ’90, in pieno fermento grunge, con una delle più coinvolgenti rock band in circolazione: NO HABITS.

Il caratteristico timbro vocale del cantante Massimo Venneri, la qualità delle chitarre di Beppe Caputo e Matteo Borbonese e il sostegno della potente sezione ritmica formata da Luca Sorrentino al basso e Alberto Pietrapertosa alla batteria, sono il mix perfetto per riascoltare alcuni dei brani più famosi dei PEARL JAM una delle band rappresentative del movimento grunge americano. Correva l'anno 1992: il mondo era in pieno fermento, stava accadendo qualcosa di nuovo, qualcosa che avrebbe cambiato definitivamente il panorama musicale mondiale. A Seattle, cittadina di “boscaioli” nello stato di Washington, nasceva per la prima volta un movimento giovanile contrario alla globalizzazione mondiale. Nello stesso periodo, diventavano popolari una serie di band provenienti da quella città: Nirvana, Pearl jam, Soundgarden e Alice In Chains, che “urlavano” al mondo la loro solitudine, la loro inquietudine, la loro follia. Band giovanissime che hanno dato vita all'ultimo vero movimento musicale che ha accomunato un’intera generazione mondiale: il grunge.

Oggi i NO HABITS, capaci di emozionare con una scaletta che include soprattutto i primi cinque album della band di Seattle, ripercorrono i brani che hanno segnato tappe rilevanti nel panorama “grunge”: “Ten”, “Versus”, “Vitalogy”, album che hanno fatto la storia di Eddie Vedder e compagni.

Dalle atmosfere avvolgenti delle rock-ballads “Black”, “Immortality”, “I got shit”, alle trascinanti emozioni di storici brani come “Alive”, “Rearview mirror”, “Animal” e “State of Love and Trust”. Energici, vitali, trascinanti i No Habits non danno tregua.