Avete presente il Di Maio imitato da Crozza? In rapporto a ciò che entrambi dicono, è possibile riconoscere la differenza tra quello vero e quello "falso"? No, visto che i contenuti sono gli stessi.

Il Di Maio pensiero sembra la riproposizione in salsa moderata del Renzi pensiero: rimangiarsi ciò che si è detto in precedenza, affermando che era la stessa identica cosa che era stata annunciata, sebbene in realtà fosse l'esatto contrario.

E dove sta la differenza con Renzi? Che Di Maio è molto più democristiano, con lo sfumare il piglio decisionista in una sorta di piaggeria dialogante che si avvita in un percorso infinito di precisazioni, di affermazioni fatte e non fatte, dichiarazioni di trasparenza... e altro che contribuiscono solo a far perdere la bussola a chi ascolta senza fargli sapere qualcosa di certo.

Ne è un perfetto esempio, il testo da lui postato su facebook a commento della riunione che ha presieduto questo lunedì a palazzo Madama con i senatori neoeletti del Movimento 5 Stelle.

«Ciò che avevamo annunciato in campagna elettorale - ha detto Di Maio - stiamo facendo: confronto con tutti in maniera trasparente e alla luce del sole, mettendo al centro metodo e temi e non le poltrone.

In questi giorni stiamo incontrando e contattando i principali esponenti di tutte le forze politiche e stiamo raccontando agli italiani, giorno dopo giorno, ciò che sta accadendo. Crediamo fortemente che al MoVimento vada riconosciuto lo straordinario risultato ottenuto alle elezioni.

La questione delle Presidenze delle Camere, per cui non accetteremo né condannati né persone sotto processo, è slegata da quella del governo. Sono fiducioso che nelle prossime settimane riusciremo a far partire nel migliore dei modi questa Legislatura.»

C'è qualcuno che ci ha capito qualcosa? Da ciò che ha scritto non si sa se Di Maio si stia confrontando con gli altri partiti solo per la presidenza delle Camere o anche per il Governo, e dopo aver anticipato che al centro non ci sono le poltrone, bensì metodo e temi, subito dopo dice che al Movimento debba essere riconosciuto lo straordinario risultato ottenuto alle elezioni.

Neanche una centrifuga dei discorsi di Mariano Rumor e Amintore Fanfani avrebbe potuto produrre un risultato tanto incomprensibile quanto aperto a qualsiasi possibile interpretazione.

Se queste sono le premesse dell'ennesima "nuova" stagione politica che dovrebbe finalmente rilanciare il Paese e le speranze degli italiani, allora, se non "er puzzone", almeno aridatece li democristiani... quelli veri.