Di Vincenzo Petrosino - Salerno -
"Virginia Raggi ha dichiarato che si candiderà a sindaca di Roma. Conoscete la mia posizione riguardo alla regola del doppio mandato, sono contraria alle deroghe. Ma guardando all'operato di Virginia, so che la scelta più giusta è sostenerla in questa sua decisione, per una ragione ben precisa: Roma ha bisogno di continuare sulla strada del cambiamento che lei ha iniziato, perseguendo nonostante accuse infondate, linciaggi mediatici, continue minacce che però mai hanno scalfito la determinazione e la volontà di rendere Roma la capitale che merita di essere. Un percorso che può continuare solo se alla guida ci sarà lei. Ci sarà una votazione online perché l'ultima parola spetta sempre agli iscritti. Intanto, da parte mia, forza Virginia Raggi".
Questo è quanto ha scritto su Facebook la senatrice M5s Giulia Grillo.
Il Movimento cinque stelle ci ha abituato ai colpi di scena, ai cambi di principi e di progetti. In fondo, essendo nato su un palcoscenico non può che essere "un teatro".
Bisogna capire i vari attivisti, quelli della prima ora cosa ne pensano. Bisogna capire dove va il vento quello vero, l'anima del fu Movimento cinque stelle. Quell'anima che lo condusse al boom del 2013.
Molti degli ex consiglieri capitolini del M5s hanno abbandonato e criticato la Raggi, anche per questo la strada per la ricandidata sindaca non è certo facile.
Il Movimento cinque stelle oltre a dimenticare spesso il vero significato delle sue " 5 stelle " oltre a confondersi molto su temi seri ambientali come Ilva, Aeroporti, Tav , Augusta, Basilicata... inizia a riempire le città di manifesti . Quegli stessi manifesti che prima venivano strappati da gli attivisti M5s... . Altro che cittadini punto e basta, e uno vale uno come si gridava nelle piazze , ora per chi conosceva bene il movimento, questa è solo nuova casta.
Il Movimento sembra Il luogo per amici , spesso di scarsissimo spessore, punto di partenza o meglio di arrivo per diventare qualcuno e raccogliere stipendi a sei cifre.
La prima ondata di " onorevoli " ha ben tenuto lontano molte teste pensanti, le stesse che le avevano condotte a Roma, ovvio che era meglio tenere i competitori lontano. Ed ecco quanta mediocrità è andata spesso successivamente sui banchi di Roma. Non gli attivisti spesso pensanti, ma gli amici degli amici, i fedeli caporali dei 2 terminali di rete prima ondata ".
No questo davvero non è più il Movimento, ora è davvero altra cosa , una stretta agenzia di collocamento per amici, fidati e caporali signorsì.
Dai terminali di rete , dai prolungamento del cittadino nelle istituzioni, sono nati " nuovi onorevoli " con davvero scarsa esperienza e spesso scarsa preparazione e conoscenza specifica per i ruoli rivestiti.
Davvero nel Movimento cinque stelle prima ora erano questi i cervelli?
"Dobbiamo andare avanti, non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima". E così dopo settimane passate ad evitare l'argomento, Virginia Raggi scioglie la riserva e, durante una videoconferenza, annuncia ai consiglieri della maggioranza capitolina che si ricandiderà.
Una decisione presa nel segno della continuità amministrativa, arrivata dopo la certezza che il Movimento tutto la sosterrà.
L'annuncio, infatti, è arrivato dopo incontri avuti sia con Luigi Di Maio che con Alessandro Di Battista, ed è stato preceduto dal sonetto in vernacolo sul blog di Grillo che è stato pubblicato come un chiaro appoggio ad un Raggi bis e soprattutto dall'apertura fatta del capo politico in pectore del Movimento, Vito Crimi, in relazione a rivedere la permanenza del vincolo del doppio mandato per chi amministra.
Giorgia Meloni gongola convinta che la candidatura di Virginia Raggi si trasformerà in un boomerang per l'attuale sindaca, perché i romani, con il voto, diranno la loro sul suo operato. La Meloni non ha dubbi che la Raggi sarà sonoramente bocciata.
Così dichiara la Meloni: «Oggi va in frantumi anche la regola dei due mandati del M5S, che da "movimento dei cittadini" diventa il partito dei nuovi politicanti».
Il Movimento cinque stelle pur di restare a cavallo le tenta tutte, ma Roma è città difficile e i vari attivisti sono molto divisi, e tanti hanno abbandonato la nave.
Il sonetto di Grillo postato sul suo Blog è forse l'ennesima commedia di un Movimento che è completamente alla deriva. Una barca che affonda senza pilota, regole e rotta.